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(Enzo Toscano) Già all’epoca della sua istituzione ebbi pubblicamente da contestare l’istituzione del c.d. “Poliziotto di Quartiere”, almeno come era ed è tuttora strutturato. Sono al presente ancora fermamente contrario a questo servizio, come fin ora è stato utilizzato (quando e dove è stato usato), avendone oggettivamente credo tutte le buone ragioni, se la logica ed un minimo di esperienza hanno ancora un significato. Qualche anno indietro fu presentato, in verità con molta enfasi, questo nuovo servizio da parte degli organi competenti; doveva portare più tranquillità, sicurezza e legalità nei nostri quartieri tenendo alla larga delinquenti e malintenzionati. Purtroppo aldilà delle buone intenzioni e di statistiche ufficiali (basta guardare quotidianamente quello che accade), non mi pare che questo sia granchè avvenuto; sia ben chiaro se ciò non è stato nessuna colpa può essere addossata ai lodevoli agenti e carabinieri prestati a questo servizio, ma al "modus operandi" di detto incarico che andrebbe totalmente rivisto. Il tutore dell'ordine che cammina per le nostre strade con l'impeccabile uniforme, è sicuramente prezioso per fornire indicazioni stradali al passante, fare attraversare l’incrocio alla vecchina oberata dalle buste della spesa o fare sloggiare il mendicante dall'angolo, ma oggettivamente impotente verso il delinquente intenzionato a porre in essere il crimine, il quale, vedendolo scintillante ed impeccabile a distanza, sicuramente penserà bene di spostarsi, magari solo di qualche centinaia di metri, e tranquillamente magari in motorino compiere una rapina, uno scippo, uno spaccio o qualsivoglia deleteria azione nella certezza di essere assolutamente imprendibile. Ai nostri bravi e volenterosi agenti e carabinieri non resta altro da fare che chilometriche passeggiate e tornarsene a fine turno a casa con i piedi dolenti e gonfi come meloni. Senza alcuna presunzione, avendo chi scrive indossato una divisa ed avuto orgogliosamente in famiglia più tutori dell'ordine che civili, nostante le reiterate dichiarazione di "grande utilità" del servizio da parte di persone non so fino a che punto convinti delle proprie dichiarazioni, posso tranquillamente affermare che detto servizio deve esistere ed anche potenziato, ma essere ASSOLUTAMENTE ANONIMO, cioè l'agente o carabiniere deve prestare servizio tra noi in abiti civili, mischiandosi a chi cammina, a chi fa la spesa, a chi prende il sole ai giardinetti, avendo altresì anche cura di sostituirlo dopo qualche giorno per evitare essere riconosciuto come tale. Qualcuno potrebbe accostarli ai " falchi " in motocicletta: anche qui sono solo parzialmente d'accordo in quanto ormai anche questi ultimi, viaggiando in due sulla moto, con atteggiamento riconoscibile, paletta e trasmittente in bella vista, sono diventati all'occhio “esperto” ben identificabili. Il delinquente non deve mai sapere, girando tra la gente in attesa dell'attimo giusto, chi di noi può essere il tutore dell'ordine pronto a mettergli i magici braccialetti al polso... Signori miei credetemi, questa è prevenzione, il resto è solo pura demagogia. Forse così in alto sperano di risparmiare un po’ di benzina, ai danni delle suole delle scarpe.

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