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(ENZO TOSCANO) C’era una volta un bel posticino che chiamavamo Europa. Tutto sommato si stava benone in quella specie di condominio dove ogni famiglia, pur nella sua autonoma intimità e differenza caratteriale, senza troppo badare alla reciproca ricchezza o modestia dei propri arredamenti, non disdegnava di intrattenere una vita condominiale molto intensa. Si chiacchierava, ci si scambiavano le merci, magari si litigava un poco per il cane che abbaiava, ma poi tutto ritornava come prima, e si andava pure a cena insieme. Sapevamo come erano fatti i tedeschi, meticolosi e metodici, i francesi con la puzzetta sotto il naso, i greci, gli spagnoli ed i portoghesi indolenti ma svegli come gli italiani, e poi i sopravanzati austriaci, gli scandinavi (e le scandinave …), gli irlandesi, i paesi bassi … Il secondo conflitto mondiale era ormai alle spalle, mai più guerre tra noi, la ricostruzione era stata attuata, si produceva con abbondanza e l’economia reggeva bene il passo, sotto la guida di poche ma ben precise linee di indirizzo. Molti di noi ricordano quel periodo, ed alzi la mano chi osa affermare che si stava male in quegli anni, neppure troppo lontani. No, diciamocela tutta, non era affatto male quell’Europa, seppur con gli egoismi nazionali, giustificabili in chi crede nella identità di ogni singolo Paese. C’erano naturalmente i ricchi ed i poveri, ma la forbice tra loro non era così ampia e volgare come adesso, e sopratutto c’era un numeroso, operoso e sufficientemente benestante ceto medio. Poi improvvisamente, non ho capito bene… , forse per congiunzioni astrali, forse per le Torri Gemelle, per i cinesi che si sono messi a vendere a tutto vapore, per tutta una serie di motivazioni e senza volare troppo alto per esporre complicate tesi di economia, o pensar male, si è deciso di unire l’Europa, allargandola man mano a dismisura; ma questa è storia attuale. I grandi Paesi europei, anziché seguire lo spirito dei fondatori della Comunità Europea, che era quello di perseguire sopratutto il benessere di “TUTTI” gli europei, si sono impegnati a sfruttare ogni minimo appiglio per tentare di acquisire un vantaggio competitivo a tutto danno del vicino, in particolare favorendo le proprie aziende e soprattutto le proprie banche. Hanno messo lo scettro del comando in mano alla “Grande Finanza” che ha pensato principalmente, se non esclusivamente, ad ampliare a dismisura la propria ricchezza ed il proprio potere. Personalmente penso che due sono stati i grandi peccati originali, e forse mortali, per questa Europa; l’aver imposto a tutti i Paesi aderenti una Supermoneta forte (Euro), senza aver prima fatto una vera Unione Politica, ed aver affidato l’effettivo comando dell’economia ai più forti: I Tedeschi. I tedeschi sono in assoluto i migliori al mondo quando comandano loro stessi, ma storicamente producono enormi disastri quando comandano anche gli altri, essendo indiscutibile ed evidente che è impossibile essere come loro, o cercare solo di assomigliargli. Ma l'economia è un gioco a somma zero: per qualcuno che guadagna, inevitabilmente c’è qualcun altro che deve perdere. L'UE è nata quindi solo come un accordo finanziario, ed il problema (ancora una volta sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere) è che quest'ultima non è neanche nata sotto una buona stella, perché fin dai primi giorni della sua creazione, i vari attori che vi partecipavano hanno cominciato a lavorare solo ed unicamente nella direzione dei loro interessi; così mentre la furba e scaltra Inghilterra ha continuato nel suo personalissimo riserbo, mantenendo sempre gelosamente ed intelligentemente la sua sterlina, c’è la Grecia che ha falsato i conti, e la Germania che impone le sue severissime misure che strangolano buona parte delle altre economie. Ed è così che è iniziato un massacro sociale, con differenti economie che si sono dovute obbligatoriamente allineare. E’ iniziata una corsa truccata al benessere (per pochi) ed alla drastica riduzione, quando non smantellamento, delle spese sociali (per molti). Alla partenza si sono allineate macchine cilindrate tremila insieme ad utilitarie, a motori da ristrutturare, a giardinette familiari. Al traguardo ne arrivano una o due; le altre o fondono il motore per strada o fanno fumo da tutte le parti. Così la Spagna, l’Italia, il Portogallo, l’Irlanda sono in progressiva e grave difficoltà, la Grecia letteralmente allo stremo, ormai in ginocchio, ed è già entrata in un tunnel buio di profonda povertà e pericolosissimo futuro; ma secondo voi al vertice UE si discute su come evitare che milioni di povera gente ellenica finisca nella più nera indigenza ? Neanche per idea. A Bruxelles e Berlino pensano solo a come far rientrare i capitali prestati. Se questo comporterà un vero massacro sociale in terra greca, e chi se ne frega. Ma io giuro che non riconoscerò mai una Unione che affama i bambini e la gente greca, per poi passare ad altri. Pare in atto una specie di selezione della razza di nazista memoria, dove chi resta indietro viene ritenuto solo un danno, un peso da eliminare il più presto possibile. Dalle più profonde e buie visceri dell’egoismo umano, oscure forze irrazionali hanno preso la guida della diligenza impazzita del Vecchio Continente, che corre verso il vuoto assoluto ed un nero futuro. Però attenzione, pare che dei fuochi di saggezza si intravedono all’orizzonte: la Francia ha voltato pagina con l’elezione di Hollande, in Italia sempre più persone mostrano insofferenza verso questa Europa, ovunque nelle elezioni vengono premiate le forze politiche contrarie al rigore economico fine solo a se stesso o a misura di banche. Nella stessa Germania la “FeldMaresciallo” Angela Merkel sta perdendo consensi e si sta avviando seppur lentamente all’angolo. Speriamo che sempre più Genti prendano coscienza sul fatto che prima delle cose e dei denari viene l’Uomo, che non è un freddo oggetto da prendere o abbandonare a secondo le convenienze. Speriamo che l’Uomo riesca a fermarsi un centimetro prima del baratro, aprendo il cuore e la mente. Ma la mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere sempre bene aperta.

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