CHIESA
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(Luigi Di Lauro) - Saranno proclamati Santi, domani 13 maggio,

i pastorelli Francisco e Giacinta Marto, due dei tre veggenti di Fatima. Papa Francesco li canonizzerà nella cittadina portoghese, nel centenario delle apparizioni della Madonna. La terza veggente, insieme a loro era Lucia, consacrata alla vita religiosa e vissuta fino a oltre i 90 anni, a differenza degli altri due. Francisco e Giacinta sono infatti morti in giovane età, lui ucciso dall’influenza spagnola nel 1919, lei morta di pleurite l’anno dopo.

I due erano stati beatificati da Giovanni Paolo II il 13 maggio del 2000. 
Nelle chiese della città di Capua il mese Mariano costituisce una tappa gioiosa di incontri a sfondo catechetico che formano un bagaglio di esperienza dottrinale e spirituale amato da chi vuole crescere pienamente con e per in Cristo.
Così anche quest'anno, al Tempio di San Roberto Bellarmino, i fedeli si danno appuntamento ed ascoltano il bravo Don Franco Ruotolo, non un curato di campagna - come lui stesso si definisce - ma una risorsa culturale per la nostra città. 
La crescita esponenziale e la fioritura di pie devozioni a forme popolari per Maria, Madre di Gesù, si iniziarono ad accentuare sin dal 1859.
In quell'anno, infatti, giunse nella nostra città, la statua dell'Immacolata, dono per il cardinale Giuseppe Cosenza da parte di Ferdinando II di Borbone.
L'incoronazione dell'Effige, custodita nella Cattedrale di Capua, avvenne il 29 giugno del 1923.
Ed è proprio in occasione del "mese di Maggio" che si è accentuato, nel corso degli anni - come spiega Don Franco Ruotolo - la produzione di inni che si cantavano a conclusione delle serate di preghiera. 
Il canonico Donato Tartaglione - aggiunge Don Ruotolo - compose la maggior parte degli inni, mentre altri furono composti da Monsignor Raffaele Musone, Parroco di S. Giovanni a Corte. 
Ed il riuso di alcuni di questi canti serali presso il Tempio di San Roberto Bellarmino, al rione macello, privilegia il momento di preghiera.
Un momento di preghiera per i mali interiori, per quelli della nostra società. Preghiere rivolte alla nostra città, ultimamente oggetto di azioni deprecabili ed inaccettabili, come la profanazione del cimitero e non ultimo il furto della spadino dal simulacro dell'Addolorata.

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