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(Pasquale della Volpe) - Una bruttissima Juve Caserta torna a casa con le ossa rotte dal Fila Forum di Biella subendo una pesantissima sconfitta tenuto conto che l’Angelico è una delle dirette concorrenti per la lotta salvezza. Mentre, però, con Milano vi era stata l’attenuante che ci si trovava di fronte ad una corazzata, l’Angelico , di contro, è sembrata squadra assai modesta cui è bastato il duo americano Brakins – Robinson e poco altro per avere la meglio di una Juve, Akindele a parte, mediocre in ogni reparto. Ancora una volta in ombra il duo americano Wise – Chatfield, con il primo che al di là dei problemi fisici che lo attanagliano dal suo arrivo in quel di Caserta, non sembra essere assolutamente all’altezza della situazione e con il secondo incapace di tirare con percentuali degne di una guardia. Così, come accaduto anche alla prima di campionato la Juve non è mai apparsa in grado di tenere testa all’avversario che, dopo aver costruito un parziale di 24-16 con cui ha chiuso il primo quarto, si è sempre mantenuto intorno ai dieci punti di vantaggio,allungando , poi, nel finale quando la Juve, ha fatto addirittura peggio dei quarti precedenti mostrando anche una certa indolenza nel mantenere la partita su di un binario di dignità. Solo quando Biella ha trovato il quasi ventello di vantaggio (sul 72-53), abbassando la propria intensità, la Juve ha avuto una piccola reazione di orgoglio che l’ha portata ad infilare un parziale di 6-0 che, però ha rappresentato un tentativo effimero di chiudere la stalla quando i buoi erano abbondantemente scappati. C’è qualcosa da correggere in questo roster,carente di un leader con un play making assai modesto; la Juve tira con percentuali dall’arco deficitarie e pur potendo contare su di un reparto lunghi che anche oggi non ha demeritato, non sembra in grado di sfruttarlo adeguatamente (anche se come detto, oggi Akindele è stato il migliore dei suoi con 21 punti). I Piemontesi, così, raggiungono in classifica i bianconeri a quota 2 ma senz’altro possono vedere il bicchiere mezzo pieno visto che Biella ha mostrato una condizione sia fisica che mentale in crescendo nel corso delle prime tre giornate di campionato mentre la Juve è sembrata sempre giocare sotto tono, anche nella la vittoria con Cremona , riuscendo a far vedere barlumi di basket solo a sprazzi. Di fronte a cotanta pochezza non ci si può lamentare del “disamore” della piazza che, ben conscia delle difficoltà del periodo, non aspira certo ad un campionato di vertice, ma quanto meno si aspetta i propri beniamini uscire dal campo a testa alta, qualsiasi sia il risultato finale. Ci si aspetta ben altra Juve nell’incontro casalingo contro la Sutor; una ulteriore sconfitta aprirebbe una crisi tecnica che rischierebbe di deprimere ulteriormente l’ambiente.

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