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CASAL DI PRINCIPE – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe hanno tratto in arresto due persone, sopresi in flagranza di reato subito dopo aver appiccato un c.d. “rogo tossico” di rifiuti speciali, nei pressi di un edificio scolastico.

Nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno dello sversamento illecito dei rifiuti e dei c.d. “roghi tossici”, i militari sono intervenuti, su segnalazione di alcuni cittadini, in un’area adiacente ad un’arteria stradale prossima all’abitato di Casal di Principe, notando un denso fumo nero che si liberava.

In prossimità dell’incendio doloso di rifiuti speciali i carabinieri hanno bloccato e tratto in arresto i due autori, entrambi cittadini tunisini di 29 e 20 anni, già pluripregiudicati per altri reati.

I due responsabili sono stati arrestati in flagranza di reato per “combustione illecita di rifiuti”, reato introdotto dall’ultimo decreto emanato dal governo per l’emergenza “terra dei fuochi”; gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Napoli Nord.

L’area oggetto del c.d. “rogo tossico” è stata segnalata all’amministrazione comunale per i provvedimenti di competenza, messa in sicurezza e bonifica.

Negli ultimi 3 mesi i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per “incendio di rifiuti”, complessivamente ben 6 persone.

Soltanto due mesi fa, nell’ambito di un’ indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Nord, gli stessi militari, utilizzando telecamere investigative nascoste a Casal di Principe, avevano deferito in stato di libertà 13 (tredici) persone per “sversamento illecito di rifiuti”, mentre altre 2 (due) persone erano state tratte in arresto in flagranza di reato sempre per “incendio di rifiuti”.

Nell’ultimo episodio si è registrata la piena collaborazione dei cittadini del posto che hanno segnalato tempestivamente quanto stava accadendo.