Santa Maria Capua Vetere
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San Tammaro - Quando la voce sull'impegno editoriale aveva preso a girare,

conoscendo la sua storia, in molti aspettavano un libro che sviscerasse i fatti legati alle recenti vicende del Real Sito di Carditello. L’imprevedibile Nando Cimino, invece, ha dato alle stampe pagine di ben altra natura, svelate tutte nel titolo: “Come se niente fosse accaduto – Racconti di una Sardegna senza tempo”. Edito dalla Spring Edizioni il libro, in procinto di essere pubblicato, raccoglie a piene mani dalla tradizione sarda, terra cui l’autore è profondamente legato, avendoci trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza.

“Ci sono voluti circa sei mesi – spiega Nando Cimino – per segnare la parola ‘fine’ a questo lavoro, che è iniziato perché mosso dall’amore profondo verso Perdasdefogu, Foghesu, che è il luogo in cui sono cresciuto. Sono stato animato anche dalla rabbia. Una rabbia profonda ed esplosiva che montava sempre di più ogni qualvolta dalle colonne dei giornali appariva il nome di quel meraviglioso angolo d’Ogliastra, attorcigliato al presunto sfacelo ambientale causato dalle esercitazioni militari. Nonostante anni di analisi effettuate con profondo scrupolo da organi terzi, più che qualificati, abbiano smentito certe tesi catastrofiche, chissà perché, la questione torna ciclicamente. E allora, a dispetto di questa confusione, di questi sassolini gettati nell’acqua putrida della speculazione, ho voluto raccontare una certa parte della tradizione foghesina, che rispecchia quella di tutte le realtà rurali in ogni parte del mondo, sfruttando la formula del racconto”.

“Come se niente fosse accaduto”, ha la prefazione di, Giacomo Mameli, straordinario scrittore e giornalista di fama internazionale. Del lavoro di Cimino, scrive: “Questo libro - se si escludono quelli più recenti che hanno usato il nome di Perdasdefogu per infangarlo su disgrazie più inventate che vere - è quasi certamente il primo scritto da un “continentale” che ha interpretato acutamente i tratti singolari di un paese che, essendo stato a lungo isolatissimo, ha conservato intatti alcuni costumi che gli conferiscono un’identità marcata, degna di maggiore attenzione. Trovate cinque racconti dai quali emerge un ritorno non nostalgico ma consapevole di usanze che arricchirebbero qualunque testo di antropologia. Un libro per testimoniare che le radici e l'identità vanno salvaguardate. Perché le tradizioni, anche quelle orali, sono patrimonio dell'umanità”. Perdasdefogu è il paese che detiene il primato della longevità, analizzata da frotte di genetisti. Fa parte della “Blu Zone”. E’ il paese del cibo della longevità, del minestrone studiato dai nutrizionisti, dei culurgionis chiusi a pizzico, del pane tradizionale, dell’olio denso e corposo, del vino che tinge i bicchieri e dell’acqua pura filtrata dalle rocce calcaree dei tacchi. E’ il paese dei parchi naturali, delle cascate e delle grotte. Nei boschi che circondano l’abitato, è frequente osservare cervi e cinghiali che vi scorrazzano. Il suo festival letterario, “Sette Sere Sette Libri Sette Piazze”, di cui è patron proprio Giacomo Mameli, è stato ospite dell’attuale Salone Internazionale del Libro di Torino. Ed è da questo scenario che, Nando Cimino, ha attinto a piene mani.  Centocinquanta pagine che accompagnano il lettore all’esplorazione di un mondo antico, ma ancora attuale nella sua essenza più profonda. Leggendo si viene catturati dal fluire di parole che materializzano immagini, colori e sentimenti.

“E’ il mio modo di scrivere e così ho voluto raccontare una certa Sardegna ancora viva, selvaggia e reattiva. E’ in questa terra, meravigliosa e vessata, unica nel suo spirito, che ancora trova alloggio il senso più vero dell’identità di un popolo; di uguale ho trovato la Corsica che, pur se in parte, ho voluto ricordare nel libro. Il mio – racconta l’autore – è sì un omaggio a Perdasdefogu e alla Sardegna, ma è anche un appello accorato, da figlio adottivo, affinché i sardi per primi, trovino quell’unione che mai come in questo momento occorre per affrontare le sfide del futuro e affermare la propria essenza”. Questa, dunque, l’opera prima che nel mondo degli addetti ai lavori ha suscitato non poco interesse. Racconti che a ogni pagina svelano l’orgoglio dell’appartenenza e una malinconica speranza.  

“Carditello – conclude Nando Cimino - sembra essere, ormai, dominio di pochi che ben lo controllano, e per questo non mi è interessato proseguire col lavoro già iniziato. Piuttosto ho voluto raccontare la storia di Tommaso Cestrone, l’angelo di Carditello, che spero di pubblicare per il prossimo Natale in occasione dell’anniversario della sua triste scomparsa”.

Il volume è edito dalla Spring Edizioni di Caserta, con la partecipazione del Gruppo Oliviero Srl. La Spring è oggi governata da Eliana Riva e Antonella D’Andrea, due giovani professioniste che hanno raccolto la sfida rilevando la casa editrice nata nel 1992. L’uscita del libro è prevista per la metà del mese di giugno, ma è già possibile accaparrarsene una copia, al costo di 13 euro, direttamente dal sito “sprinedizioni.it”.