Percorso avviato con la riapertura della Biblioteca Comunale nel 2017, di cui la nostra Città ne è rimasta orfana per circa 6 anni.
La riapertura della Biblioteca Comunale, la centralità delle attività culturali, le numerosissime presentazioni di libri organizzate o patrocinate dall’Ente tra cui nell’ultimo fine settimana quelle degli avvocati sammaritani Giuseppe Garofalo e Mario Romano, nonché l’adesione alle iniziative promosse dal Cepell, il Centro per il libro e la lettura del Mibact, quali “Il maggio dei libri” e “Libriamoci”, hanno aumentato la “sete di lettura” della nostra Città che, con delibera di Giunta approvata venerdì scorso, diventa promotrice del Patto locale per la lettura. Il percorso avviato nel 2016 dall’amministrazione Mirra e dall’addetto alle iniziative culturali Enzo Oliviero, che fonda le proprie radici appunto nella riapertura della Biblioteca Comunale di cui la nostra Città ne è stata orfana per circa 6 anni, ha consentito alla Città di Santa Maria Capua Vetere di rientrare in quel novero di realtà italiane che riconoscono nella lettura un diritto della persona in grado di educare alla libertà di pensiero e all’autonomia di giudizio e di scelta. Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità; da qui il Patto per la lettura quale strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura quale risorsa strategica su cui investire ma anche un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territorio ma anche uno strumento per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini. ( C. S. )