Lo Uttaro

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Riceviamo e pubblichiamo

Caserta – “Durante la consultazione popolare sul preliminare del PUC tenutasi presso il Teatro Izzo il 3 aprile u.s. ho chiesto come si ponesse l'Amministrazione rispetto l'eventuale realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti sicuramente impattante ambientalmente, come quello di 40.000 tonnellate/annue previsto sul territorio cittadino, e se le zone individuate fossero ancora Lo Uttaro, sito già abbondantemente martoriato sotto il profilo ambientale e molto vicino al futuro Policlinico, oppure la zona ASI di Ponteselice che è a 500 metri in linea d'aria dal quartiere Acquaviva ed a circa 800 metri dalla Reggia di Caserta. La domanda mi sembrava pertinente considerato che lo studio sul Rapporto Ambientale VAS non prevede nessun impianto di trattamento rifiuti. La risposta? L'impianto, anche se non si è capito di quale impianto si tratti in realtà, è in itinere e per questo non inserito nel PUC. Premesso che sono sicuro della buona fede dell'assessore Stefania Caiazzo, mi chiedo però perché si continui ad insistere nel voler localizzare il succitato impianto, esclusivamente in specificate aree, che sicuramente hanno sulla carta una connotazione dedicata, ma che in realtà, essendo state identificate 40 anni fa nel vecchio PRG, oggi non rispecchiano più la loro originaria vocazione, considerati eventi esterni non prevedibili e la naturale trasformazione del tessuto urbano cittadino. Inoltre, l'individuazione di un area idonea per l'allocazione di un impianto di compostaggio (?), dovrebbe coinvolgere tutti gli stakeholders, nel modo più trasparente ed inclusivo possibile ... anche perché si sta parlando di soldi pubblici. Già nella Presentazione Rapporto Ambientale, il progettista VAS Prof. Ing.Roberto Gerundo, alla pag. 79 descrive l'area Lo Uttaro come sito dalle matrici ambientali fortemente compromesse, scrivendone così " ... allo stato attuale l’inquinamento della falda acquifera, del suolo e dell’aria di tutta l’area al contorno non  consentono di promuovere serenamente un progetto volto alla realizzazione, a ridosso dello svincolo della Variante SS700, di un’area che comprende Lo Uttaro, da destinare ad attività sportive e
quindi ad attività aerobiche.", per cui se non è consigliato nemmeno passeggiare nei pressi di Lo Uttaro ... figuriamoci fare altro! Sull'impianto di 40.000 tonnellate annue a 800 metri dalla Reggia? Ne vogliamo parlare ... perché prima sarebbe il caso di individuare, descrivere e valutare gli impatti significativi che l'attuazione di tali scelte scellerate potrebbero avere sulla salute, sull'ambiente e sul patrimonio culturale cittadino, mentre sarebbe meglio utilizzare le risorse economiche per individuare ragionevoli alternative che possano essere adottate in considerazione degli obiettivi e nell'ambito territoriale del redigendo piano; per questo però non credo sia necessario un incarico esterno! 

Insomma, sarebbe il caso che questa determina per lo studio di fattibilità 

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