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CASERTA -   La Cgil Fp e la Cgil Fp Medici Asl in una nota inviata al Direttore Generale dell’Asl di Caserta Paolo Menduni tornano a segnalare il comportamento del Direttore del Dsm (Dipartimento di Salute Mentale) Luigi Carizzone, in merito alla gestione del Dsm e della Uosm.

Nel documento a firma di Umberto Pugliese (segretario Generale Cgil Fp) e di Salvatore Anastasi (Cgil Fp Medici Asl) si legge:

 

“Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito al conferimento successivo e incrementale di numerose funzioni di referenza nell’ambito della Uosm 12 e del Dsm, che

non trovano accoglienza alcuna nel Ccnl così come  nel funzionigramma dell’Asl. Le comunicazioni avvengono quasi a mò di editti esposti in bacheca dall’oggi al domani, e gli incarichi vengono conferiti a pochi e ben individuati dirigenti medici. Non ci sono comunicazioni ufficiali in merito, ma dai comportamenti quali firma di ordini di servizio al personale infermieristico, organizzazione dell’attività assistenziale, preparazione di modulistica, continue missioni verso altre strutture del Dsm, o dalle affermazioni fatte da altri dirigenti medici, si deduce che questi agiscono in quanto incaricati di qualche funzione. Addirittura sembra che il dottor Carizzone abbia di fatto affidato ad un dirigente il compito di sostituirlo e di firmare in sua vece anche quando egli è in servizio presso altre sedi. Inutile dire che lo stesso dottor Carizzone non si vede presso la sede della Uoms da lui diretta da alcuni mesi, né che esiste alcun documento che ne attesti la presenza.

I dirigenti medici iscritti a questa organizzazione sindacale sono sistematicamente esclusi da ogni informazione in merito, mentre altri sembrano muoversi con assoluta disinvoltura nelle pieghe di questa pseudo organizzazione del lavoro.

E’ evidente, dunque,  che si sta attuando una vera e propria discriminazione nei confronti della Cgil ed è altrettanto evidente che in questo modo si stanno arricchendo impropriamente i curricula di singoli dirigenti per favorirne la progressione di carriera, a discapito di altri che sono costantemente esclusi da tali scelte, nell’assoluta assenza di trasparenza ed imparzialità.

Sconcertante, al riguardo, è l’atteggiamento della Direzione Generale dell’Asl che, pur essendo stata ripetutamente sollecitata in passato, ritiene di non dover intervenire; addirittura neppure ad una richiesta di accesso agli atti è stato dato riscontro.

Questo comportamento induce a desumere un intento di protezione di interessi particolari e non dichiarati, incompatibili con i doveri di trasparenza e imparzialità della pubblica amministrazione.

Da qui la richiesta delle organizzazioni sindacali di un incontro urgente nel quale si possano affrontare i presenti rilievi, eliminando ogni forma di ambiguità e/o illegittimità”.

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