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CASERTA - La Segreteria della Confederazione Cisas di Caserta, in relazione al nuovo incidente mortale in Afghanistan, costato la vita a tre militari italiani, ribadisce la sua posizione in merito al ritiro di tutte le missioni italiane all’Estero, in quanto gli italiani, specie i lavoratori ed i pensionati, tartassati dai nuovi aumenti del costo della vita, non possono più sopportare spese inutili, che comunque comportano solo danni ed inimicizie al popolo italiano. “Mi associo” – si legge in un comunicato della Cisas – “di cuore alle nuove commemorazioni e pianti per gli altri  3  militari morti in Afghanistan, tutti del profondo sud Italia, costretti ad arruolarsi per vivere. Mentre l’America ha anticipato il rientro dei suoi militari, l’Italia continua a prorogare le costose missioni militari e

civili all’Estero, nonostante gli impegni di tutti i passati governi a lasciare l’Afghanistan gradualmente. Tanti sacrifici per reggere il Governo Afghano, incapace e che non riesce a governare da oltre un decennio, mentre l’Italia non può più permettersi un elevato ed inutile costo per mantenere 50 mila missionari tra militari e civili all’Estero. Il Governo Monti” – conclude la nota sindacale – “visto che gli attuali Ministri degli Esteri e della Difesa non vanno in giro a fare show televisivi ma lavorano e che in Italia la fame aumenta sempre di più, dovrebbe disporre finalmente il rientro di tutti i missionari, anche per ridurre le spese non più sopportabili dagli italiani, che – avuti i sacrifici – aspettano ancora la equità  e la giustizia”. (c.s.)

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