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CASERTA - Il 3 aprile 2011, alle 08.30 ca., 3 giovani, travisati ed armati di pistola, facevano irruzione nell’ufficio postale di via Acquaviva a Caserta, uno di essi, dopo avere puntato la pistola alla testa della direttrice, mentre i complici controllavano impiegati e utenti presenti, le intimava di aprire la cassaforte. i malfattori, però, desistevano in quanto vi era installato un meccanismo  di apertura a tempo, che avrebbe imposto loro un’attesa troppo lunga, per cui si accontentavano del contante, 750 euro, contenuto nelle casse. I tre fuggivano a bordo di ciclomotori, uno dei quali, un Honda chiocciola, veniva notato e descritto con precisione da alcuni testimoni. Il mezzo veniva rinvenuto a breve distanza dall’ufficio postale, in San NicolaL.S. (Ce), abbandonato con il motore ancora acceso ed un casco appeso ad uno specchietto. Il mezzo, da successivi accertamenti, risultava rubato a S . Antimo (Na), il proprietario ne aveva denunciato la mattina stessa la sottrazione, aggiungendo che lo stesso era parcheggiato, sin dal 2006, in quanto soggetto ad un provvedimento di fermo amministrativo, nel cortile condominiale della sua abitazione. Sul mezzo venivano effettuati i rilievi di rito da parte della polizia scientifica, che utilizzando sofisticate tecnologie per rilevare le impronte latenti, riusciva ad individuare alcuni rilievi papillari, sullo specchietto retrovisore sinistro del motociclo e sul casco. A seguito delle ulteriori indagini condotte dalla squadra mobile di Caserta, sez. antirapina, e coordinate direttamente da magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria  C.V.  il mese scorso il gip presso il tribunale emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Nugnes Antimo di anni 24 da Acerra.

Immediatamente, venivano avviate dagli investigatori le ricerche del Nugnes, estese anche all’estero in quanto si era appreso che poteva essersi rifugiato addirittura in Austria.

recentemente, avendo accertato che la moglie del malvivente si accingeva a partorire, venivano avviati servizi di appostamento presso la clinica napoletana dove la donna era stata ricoverata ed effettuati accertamenti presso il comune relativi alla registrazione della nascita del bambino che consentivano di individuare e catturare il Nugnes presso l’abitazione dei suoceri, a S . Antimo.

Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo, che ha nominato suo difensore di fiducia l’avvocato Crescenzo Candiello  è stato associato presso la casa circondariale di S . Maria C. V. a disposizione della Procura della Repubblica .

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