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CASERTA - Alla Reggia di Caserta, da febbraio, una novità destinata alle Scuole primarie e secondarie di primo grado. Durante l’intero periodo di Carnevale, la sezione didattica propone il laboratorio “Dipingo la mia maschera”, destinato a far conoscere la tradizione della cartapesta: i ragazzi saranno impegnati nella creazione di  una maschera che poi potranno indossare nelle feste carnevalesche. Servendosi di un calco in scagliola (precedentemente realizzato su  un modello in argilla) e sovrapponendo più strati di strisce di carta di giornale intrise di colla, i partecipanti  modelleranno la loro maschera, per poi colorarla e decorarla con brillantini e paillettes lasciando libero sfogo alla fantasia.

La tradizione del Carnevale, che affonda le sue radici in tempi molto antichi, era molto sentita alla corte dei Borbone: la famiglia reale amava festeggiare il Carnevale con il popolo, solitamente in via Toledo a Napoli, in un tripudio di carri e maschere di ogni tipo, balli, veglioni, giostre, che richiamavano nella capitale nobili da tutta Europa.

A Caserta, nel febbraio del 1846, venne organizzato uno spettacolare “Torneo di Carnevale: per l’occasione furono esibite armi appartenute a grandi re e condottieri, conservate nell’armeria reale. Lo stesso Ferdinando II era a capo di una delle due fazioni che disputavano il torneo secondo gli schemi classici delle antiche giostre tardo medievali.

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