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CASERTA – (di Daniele Palazzo) E’ agli arresti domiciliari, a Caserta, uno dei presunti protagonisti della rapina, stile ‘arancia meccanica’, ai danni dell’imprenditore edile Armando Grassetti, di Civitanova Marche, che, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre scorsi, fu selvaggiamente picchiato  e rapinato in casa da quattro malviventi amati, che, poi, erano scappati a bordo d un’Audi A6, munita di targhe contraffatte . Venerdì scorso, al termine di una ben mirata serie di indagini e verifiche, i Carabinieri di stanza nella splendida cittadina marchigiana hanno stretto il cerchio intorno alla banda di delinquenti, riuscendo  recuperare l’intera refurtiva(una cassaforte e due libretti al portatore)procedendo all’arresto di quattro albanesi. Come detto, uno di loro, in regola con le leggi italiane sull’immigrazione e residente a Maddaloni, si è visto concedere il beneficio della detenzione domiciliare ad opera del Giudice per le Indagini Preliminari Enrico Zampretti. Si tratta del 40enne Gezim Bashkurti(nella sua cittadina di residenza, lavora nel settore dell’import-export di auto), che, in questo modo, ha potuto lasciare il carcere di Montacuto, alla volta dell’appartamento che ha preso in fitto a Maddaloni. Appena giunto in cella, Bashkurti, difeso dall’Avvocato Teresa Petropaolo, aveva chiesto di parlare con il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Dottor Andrea De Feis, e contribuito a far ritrovare una consistente parte della refurtiva e a far luce alcuni punti ancora oscuri dell’atto criminoso ordito ai danni di Grassetti. Diversa la sorte dei suoi complici, Blean Dinaj, di 35 anni, Gentian Kadillari, di 34,  e Olsi Dangaj, di 30, tutti clandestini e senza lavoro, per i quali il gip ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere. I tre malfattori sono stati richiusi, rispettivamente, nelle carceri di Camerino, Fermo ed Ascoli Piceno. Costatato che le modalità di azione della rapina di cui, pochi giorni prima, era stato vittima il Pediatra Paolo Nori sono molto simili al raid compiuto in casa Grassetti, gli inquirenti maceratesi sono al lavoro onde scoprire se il quartetto di rapinatori assicurato alla giustizia si siano rese responsabili anche di quell’episodio criminoso.