Alto Casertano
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CASTEL MORRONE – (Giuseppe Di Fonzo) Ha riscosso vivo apprezzamento la proposta lanciata nei giorni scorsi dal Sindaco di Castel Morrone e Consigliere Provinciale Pietro Riello, e subito riportata dal Corriere del Mezzogiorno, tesa alla nascita di un consorzio dei luoghi garibaldini al fine di incentivare il turismo

scolastico e non solo, proprio nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Una proposta che come afferma lo stesso primo cittadino di Castel Morrone “non ha nulla di anormale, anzi aiuta a fare sistema tra delle realtà della provincia di Caserta toccate da una crisi che da strisciante e divenuta oramai palese e lampante.” Quindi -  continua la fascia tricolore morronese, fresco di investitura per il suo secondo mandato – per quale motivo bisogna portare i ragazzi a Rimini e non portarli invece a Castel Morrone, a Valle di Maddaloni, a Sant’Angelo in Formis a Vairano dove si sono svolte le fasi salienti per l’unificazione d’Italia.” Una bacchettata, quella lanciata da Pietro Riello che deve far riflettere tutti, infatti, le gite scolastiche in realtà si chiamano “visite di istruzione” servirebbero sulla carta a potenziare quello che si è studiato tra i banchi di scuola durante l’anno scolastico. Una proposta quella del Sindaco di Castel Morrone che ha avuto l’autorevole apprezzamento anche di Iorio il quale ha affermato “appare quanto mai interessante la proposta avanzata sul Corriere del Mezzogiorno dal Sindaco di Castel Morrone Pietro Riello di promuovere una rete con un consorzio dei comuni interessati per costruire un distretto culturale e storico, con un itinerario turistico unico tra siti borbonici ed unità nazionale. Per far fronte alla disastrosa politica dei tagli sociali e culturali del Governo, ai comuni rimane solo la strada di unificare le forze ed integrare le risorse per l’uso comune dei beni più preziosi, a partire da quelli storici e culturali come fattori di attrazione dei flussi turistici (per andare oltre la Reggia, grazie anche a progetti con i tour operator e le grandi reti associative e cooperative nazionali), di studiosi e ricercatori, di attività educative per le scuole. A tal fine occorre prendere subito l’iniziativa per organizzare un incontro con i comuni più direttamente coinvolti: da Castel Morrone a Caserta, da Maddaloni a Capua e S. Maria Capua Vetere, da Teano a Vairano Patenora.”