Alto Casertano
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CASTEL MORRONE - Va avanti la manifestazione “Il Palazzo Ducale e le Torri dell’Olio”, il festival delle arti contemporanee e del design in programma fino al 31 gennaio e che approvato e finanziato dalla Regione Campania con la misura 1.9, vede in Castel Morrone un punto di riferimento importante nelle strategie di sviluppo turistico della provincia di Caserta e della Regione. Prossimo appuntamento sabato 24 gennaio a Castel Morrone. Ad aprire la serata alle 19,30 nella Chiesa di San Pietro, Piazza dell’Annunziata saranno gli “Atlanti emozionali: Cartografie parallele” di Luca Scacchetti architetto, urbanista, progettista industriale e artista visivo, figura poliedrica nel panorama del design italiano contemporaneo.

Alle 20,30 nel Palazzo Ducale, l’architetto e designer Giuseppe Coppola direttore artistico dell’evento, presenta “Il cubo di 3_ovvero del banchetto nuziale di Ferdinando IV e Maria Carolina”, installazione di arte contemporanea. Quindi, “Il carteggio inedito di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo”, reading dal volume di Nadia Verdile a cura del laboratorio teatro classico liceo Manzoni diretto dal professor  Massimo Santoro. A chiudere la serata la kermesse gastronomica a cura dell’Associazione Casa Betania con il coinvolgimento della popolazione locale.

Controversa e complessa la storia d’amore tra Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d’Austria, coniugi infedeli ma amanti appassionati, coinvolti in un gioco di seduzione e potere nel quale spesso si scambiano i ruoli. Intorno alla rappresentazione del cibo che Ferdinando offre e descrive a Maria Carolina come pegno d’amore, frutto della sua terra e della sua passione di “contadino” e di “cacciatore”, si snoda un racconto sui piaceri erotici e degustativi, fisici e cerebrali, che Nadia Verdile ricostruisce a partire dalla lettura del carteggio di Ferdinando. Dal coinvolgimento di una studiosa di storia e dalle riflessioni con esperti di cucina scaturisce un’opera concepita a confine tra food design e arti visive, nella quale i linguaggi contemporanei della cultura del progetto e dell’estetica del cibo si confrontano con la storia dei luoghi, la Campania, Caserta, il sito borbonico di San Leucio; infine con i rimandi simbolici che fanno del cibo uno strumento di conoscenza e di appropriazione del mondo.