Santa Maria La Fossa (Antonio Gaudiano) - “I grandi successi si fondano anche sugli errori,che ci aiutano a crescere ;basta riconoscerli e non ripeterli. chiediamo scusa agli amici di facebook se siamo stati noiosi in questi giorni con post legati al nostro operato. Lo abbiamo fatto solo per contrastare le bugie di altri. da oggi vi comunichiamo che per qualsiasi confronto saremo disponibili nella sede istituzionale sempre e quando volete. Proseguiamo con voglia di fare sempre meglio. L'amministrazione comunale”.
E’ la dichiarazione – a nome di tutta l’amministrazione comunale (meglio: della maggioranza) – apparsa qualche istante fa su Facebook, fatta dall’assessore Nino Minolfi.
Francamente non se ne vedeva l’ora: tenuto conto che ‘la battaglia facebookiana” stava trascendendo, assumendo dei contorni del tutto ‘pericolosi’.
I ruoli istituzionali di entrambe le parti in contesa (maggioranza e opposizione) ormai facevano solamente da sfondo e avevano lasciato il posto all’offesa personale pesante e distruttiva. E, come in una situazione di Kafkiana memoria, la querelle è andata avanti talmente che forse si sono perse le tracce di chi l’abbia generata, di chi ‘ha cominciato’.
Il ‘ramo d’ulivo’ è stato consegnato, speriamo venga raccolto e si ponga argine a questa che stava diventando una vera e propria esondazione, che rischiava di trascinare nel vortice tutto e tutti.
Questo non significa che l’opposizione non debba continuare a vigilare sull’operato della maggioranza: una buona opposizione migliora (a nostro parere) l’azione della maggioranza; così come una maggioranza ‘illuminata’ non rigetta per partito preso tutto ciò che proviene dalla opposizione. Deve essere il bene comune, il benessere sociale, la vera scriminante, la bussola che deve (dovrebbe) orientare una valida azione amministrativa.
Tra i due schieramenti occorre ripristinare il ‘cuscinetto’ del rispetto: la maggioranza non può schernire gli esponenti dell’opposizione, ma deve portare rispetto se non altro per le centinaia di cittadini che questi esponenti hanno votato, così come fare politica con il foglio di carta da bollo sempre pronto ad essere riempito da una denuncia penale non porta da nessuna parte. Contribuisce solo ad avvelenare gli animi, ad instaurare uno stato di polizia; mentre la ‘partita’ va giocata sul piano squisitamente politico.
Abbiamo apprezzato molto e lo abbiamo scritto il gesto di Antonio Giusti che uscito di casa fece gli auguri al sindaco Papa che in corteo passava davanti casa sua: bisogna riprendere questo tipo di rapporti. Non è semplice. Ci rendiamo conto. Ma gli sforzi vanno fatti (soprattutto da parte dei leader dei due schieramenti di tenere a bada i falchi che sicuramente sono presenti nelle proprie compagini).
In un eventuale (civile) dibattito tra maggioranza e opposizione ci proponiamo fin da ora quali moderatori. Gratis et amore Dei, ovviamente.
