GRAZZANISE: ‘NI’ DI NUOVI ORIZZONTI AL “PACCHETTO SCUOLA” DE L’UNIONE

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – “Si apprezza il ‘pacchetto scuola’ ma non è chiara la progettualità in merito all’assistenza scolastica, al trasporto, alla refezione e ad altri servizi, in quanto dalla spesa corrente risulta un aumento di circa 40.000 euro, contro una diminuzione d’entrata per la stessa tipologia di servizio. Così come non si è compresa la discrepanza tra l’acquisto di beni di consumo e materie prime per la scuola elementare di 19.000 euro circa e per la scuola media di soli 500 euro”: con queste osservazioni, nella seduta consiliare del 19 agosto, i due consiglieri neorizzontini, Federico Conte ed Orsolina Petrella, hanno motivato le loro perplessità per le voci di bilancio riguardanti, appunto, i modici oneri finanziari riservati al funzionamento scolastico. Obiezioni analoghe sono state espresse sui servizi sociali per i quali “oltre ai trasferimenti dall’Ambito sociale e da altre fonti, non risulta previsto un impegno diretto nei fondi comunali che potrebbero destinarsi al sostegno, in caso di necessità, alle fasce più deboli”. Pertanto, si è fatto appello allo “spirito solidaristico” che, secondo i due consiglieri di minoranza, la civica Amministrazione dovrebbe sprigionare a favore “delle tante situazioni di indigenza”. Parimenti critica la rappresentanza di Nuovi Orizzonti su altri versanti. “Il settore culturale – ad esempio – risulta completamente martoriato, non solo per l’anno corrente ma anche per le annualità successive, mantenendo costante l’impegno di soli 500 euro annui, inadeguati a rispondere ai bisogni del settore, su cui sarebbe importante investire, in particolare per i giovani”. In riferimento al corpo di Polizia municipale i neorizzontini hanno addirittura detto che “sembra essere posto in quiescenza per il prossimo triennio. Difatti, la spesa di 186.296,92 euro è rimasta invariata anche per i due anni successivi, non prevedendo nessun potenziamento ed efficientamento del servizio”. A motivare poi, nel complesso, il “no” al bilancio di previsione 2015 è stata la “distanza di visioni” fra gli orientamenti del gruppo di Federico Conte e la pianificazione prospettata dalla maggioranza de L’Unione gravantiana.