Echi regionali
Strumenti
Carattere

Mercoledì 15 luglio 2015

Località Sa Cavana, Soleminis, CA

Progetti Carpe Diem, Festival Cantiere Teatrale, La Casa Delle Storie

OMBRE ROSSE

testi

Mauro Covacich, Andrea Schianchi, Massimo Carlotto, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Francesco Piccolo, Aldo Nove, Roberto Alaimo, Marco Cavicchioli, Michele Serra

con
MARCO CAVICCHIOLI

regia
Giampiero Solari

musiche in scena SALVATORE PANU

Lo spettacolo "Ombre rosse" nasce da un'idea dell'attore Marco Cavicchioli e del giomalista-scrittore Andrea Schianchi, che hanno avuto il comune desiderio di portare alla luce e mettere in scena le storie tragiche e buffe, divertenti e malinconiche di un secolo di comunismo.
Da Lenin a Trotzkij, da Che Guevara a Mao Tze Tung, da Granisci a Stalin, dai gulag alle rivolte studentesche: frammenti di un mondo e di un'ideologia che sembrano essere svaniti in una bolla di sapone, ma che hanno lasciato sul campo romantici nostalgici.
Sotto la supervisione artistica di Giampiero Solari, accompagnati dal dolce suono della fisarmonica di Salvatore Panu, vedremo rappresentati sul palcoscenico il dramma di Garcìa Lorca davanti al plotone di esecuzione; la struggente malinconia di un anziano compagno che vede cambiare il nome del PCI, la paura per la tortura di un partigiano fatto prigioniero, l'elenco di un personaggio che ha conosciuto tutti i bolscevichi e li racconta così come lui li ricorda, il sogno per Cuba libera, le vicissitudini politiche di un sardo emigrato e tornato in Sardegna...
E' una satira sul significato di che cosa il comunismo ha lasciato nell'anima della gente, un viaggio in un universo che sembra essersi completamente dissolto, ma che ha lasciato grandi cicatrici nel presente. E' un culto tragicomico sulle miserie e gli splendori della più grande utopia del '900 Si tratta di una rappresentazione in itinere costituita da numerosi testi, a cui hanno collaborato Michele Serra, Francesco Piccolo, Marcelle Fois e Massimo Carlotto, si intrecciano e si intersecano dando origine ad una appassionata e nostalgica rievocazione del grande passato del comunismo, dai toni intensi e forti, e al tempo stesso ironici e scanzonati che caratterizzano da sempre l'attore bolognese.