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Perdasdefogu (di Nando Cimino) - Servirà a chiudere definitivamente la polemica sulle condizioni ambientali di Perdasdefogu? Questa la domanda che ancora molti cittadini si pongono all’indomani della notizia circa l’accordata certificazione, ‘ISO 14001’, al poligono militare del salto di Quirra. A comunicare del parere favorevole sull’importante attestazione, accordato da una speciale commissione, è stato il delegato del Cocer Interforze, Antonsergio Belfiori, da qualche tempo impegnato sullo specifico fronte. Negli ultimi anni, questo meraviglioso angolo d’Ogliastra dove, dal 1956, ha sede il poligono militare, è stato sottoposto a ogni sorta di analisi e verifiche dall’ArpaS, dall’Asl, dall’istituto zooprofilattico e persino dall’Istituto superiore di sanità. Organi chiamati in causa dalle aule dei tribunali e che, all’unisono, in più occasioni e per differenti ambiti di ricerca, hanno dichiarato che i parametri ambientali nelle aree ‘invase’ dal poligono, rientravano nella più totale normalità e non rappresentavano pericolo per la popolazione. Questo nuova autenticazione ambientale, che si aggiunge al già nutrito dossier sanitario, dovrebbe chiudere un periodo nero fatto anche di partigiana disinformazione che ha segnato profondamente, in primis, l’intera popolazione dell’area condannata a pagarne un prezzo altissimo. La querelle intorno alla base militare di Perdasdefogu, infatti, sembra essersi combattuta, volontariamente o no sarà la storia a dircelo, sulla pelle dei foghesini, vittime inconsapevoli di chissà quali interessi e speculazioni, anche mediatiche. Alle bordate giunte dalle colonne dei giornali, agli anni di processi, di j’accuse giunti in ordine sparso, non sono mai seguite, almeno fino a questo momento, le doverose smentite o aggiustate di tiro. Il perimetro rurale foghesino, noto per le sue bellezze naturali, è da sempre vissuto da contadini e pastori che, di quel territorio, ne hanno fatto ragione di vita. La battaglia ‘ambientalista’, che oggi si dimostra di scarsa portata, ha arrecato un grave danno a quegli allevatori, ai pastori e a chi cercato sostentamento nell’agro-alimentare di qualità. Un danno d’immagine ma soprattutto economico, che nessuno risarcirà mai. Per fortuna, però, nonostante le massicce campagne contro il poligono e quindi contro Perdasdefogu e la sua gente, c’è chi non si è fatto scoraggiare e ha caparbiamente proseguito sulla via tracciata da chi, prima di loro, ha amato quel suolo, traendone equilibrate risorse. A dispetto delle cronache, infatti, i foghesini continuano a rigenerare le più antiche tradizioni, figlie della storia dei loro padri. Su quel territorio si produce latte, formaggio, miele, vino, olio, frutti e ortaggi di rara perfezione, le cui proprietà nutrizionali e organolettiche testimoniano di un ambiente sano, mescolando nel gusto di questi prodotti i sapori e gli aromi di una terra meravigliosa che merita tutto il rispetto, il cui profumo, prima dei sensi, colpisce l’anima marcandola in maniera indelebile.