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Scauri (Lt) - Anche quest’anno, onde promuovere Spettacoli e Turismo, l’Associazione di promozione sociale “Amici della Bussola” ha organizzato, nel contesto della manifestazione fieristica "Settembre a Scauri", una ricca Rassegna di Cabaret che avrà come ospiti gli artisti più conosciuti del Cabaret Romano e Napoletano reduci da programmi  televisivi, Colorado cafè, Made in Sud, Zelig e Area 51.

 

L’iniziativa è svolta, in una tensostruttura al coperto, con ingresso gratuito, a Ridosso dell’ex complesso “Sieci” che rappresenta oggi un esempio di archeologia industriale, con il suo tipico “forno Hoffman”.

La Rassegna dà espressione alla più verace tradizione comica meridionale, è puro gioco, uno scherzo privo di volontà polemica e regionalistica sugli stereotipi nord/sud della tradizione italiana.

 

In quest’edizione della Fiera di Scauri, il Piazzale ex Sieci sarà anche teatro di spettacoli cabarettistici quali: il 1 settembre I sequestratori” in “Roma a Misura Duomo”, il 4 Settembre  I Vietato Fumare in “Anch’io sono un Trio”, il 6 Settembre Santino Caravella in “Non mi posso lamentare”, l’ 11 Settembre Fabrizio Gaetani in “80 Voglia di Cabaret”, il 12 Settembre Pietro Sparacino  in “Umori Molesti”,  il 14 Settembre Antonio Covatta in “MusiCabaret”, il 16 Settembre Stefania Pellegrino  in “Ridi e Lascia Ridere”,  il 19 Settembre Nino Taranto in “Nino Taranto Show”.

 

Al riguardo, dichiara l’organizzazione, “la Rassegna di Cabaret è sempre stata uno degli appuntamenti culturali e di teatro portanti della Fiera Spettacolo “Settembre a Scauri”, curata in modo da offrire al pubblico spettacoli umoristici molto interessanti, ed ospitando, il più delle volte, anche artisti emergenti che, di lì a poco, avremmo incontrato tutti sugli schermi nazionali del Cabaret”.

 

Gli artisti cercano di introdurre nello spettacolo qualcosa di più che la semplice risata: il loro è il racconto di una generazione che si confronta con i cambiamenti della società moderna, pur mantenendo salde le proprie radici culturali e popolari.

I loro monologhi hanno, infatti, tra i principali obiettivi quello di esaltare usi e costumi del territorio e delle varie popolazioni che vivono le problematiche quotidiane con paradosso.

Tutto ciò è reso possibile proprio grazie ai soliloqui, accompagnati da frasi in dialetto, che fanno rivivere la storia delle varie comunità locali, toccando argomenti comuni di culture generale, cronaca e politica.

Ecco dunque che si diffondono cultura popolare e storia delle Province nelle diverse espressioni artistiche, rafforzando l’identità e la coesione della comunità territoriale.