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PERDASDEFOGU -            (di Nando Cimino) Quando le antiche popolazioni migrarono dalla costa verso l’interno dell’Isola, per sottrarsi alle continue incursioni degli invasoritrovarono,nella capricciosa, impervia e ostile natura la loro prima alleata. Per tentare d’immaginare cosa quelle genti si fossero trovate davanti, ci si può spingere, ad esempio, in Ogliastra e raggiungere la parte meridionale di Perdasdefogu, giungendo fino alle selvagge e impetuose cascate di Abba Frida e Luesu. Lo sanno bene i foghesini d’ogni generazione, che non perdono occasione per godere del potente quanto festoso fragore di quelle rapide. Grazie alle forti piogge di queste ultime settimane, che hanno gonfiato i due torrenti da cui si generano, le cascate offrono uno spettacolo superbo la cui bellezza è impossibile da descrivere persino ricercando le migliori parole. Il sinuoso percorso dei torrenti d’acqua verde, attraversa una foresta fitta e, in alcuni punti, impraticabile,di carpino nero e quercia. Nel percorrere il sentiero che costeggia i rivi si accarezza il sottobosco di macchia mediterranea mentre il boato d’acqua del grande salto, annuncia l’avvicinarsi alle cascate, situate sulla parte destra della strada che da Perdasdefogu scende fino Tertenia. Lo spettacolo che offre quest’angolo d’Ogliastra, arcaico e incorrotto, sembra avere lo scopo di riconciliare l’animoumano alla natura che testimonia se stessa. Il corso d’acqua prosegue nell’abbraccio della valle sottostante, scivolando su costoni di roccia puntellati di grotte. Tra queste spicca quella imperdibile de‘S'Angurtidorgiu’, tra le più grandi d'Europa. Insomma, chi desidera lasciarsi alle spalle una certa quotidianità e vuole trascorrere del tempo immerso nella natura più incontaminata, sulle orme dei nuragici, può accostarsi alle cascate di Abba Frida e Luesu, nel territorio di Perdasdefogu.