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La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato a Cristiano Guarnera, tra gli arrestati dell'inchiesta su Mafia Capitale altri 93 beni, tra immobili e terreni, del valore di oltre 13 milioni di euro, a distanza di 24 ore dal sequestro di un patrimonio da 100 milioni di euro. Il valore complessivo del patrimonio sequestrato supera così gli oltre 113 milioni di euro. A quanto reso noto dalla Guardia di finanza, i nuovi beni sono stati scoperti dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma nelle "pieghe" della contabilità della società Edilizia Piera Srl., rappresentata dal nonno 90enne di Guarnera e le cui quote sono intestate all'imprenditore arrestato e alla nonna. Questi immobili, spiegano gli investigatori, "a prima vista, non risultavano riconducibili alla società, in quanto le relative trascrizioni nei pubblici registri immobiliari erano state effettuate con una ragione sociale leggermente difforme e senza l'indicazione della partita Iva" della società. Il numero degli immobili e dei terreni riconducibili a Guarnera salgono così a 274

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