Politica nazionale
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Si registra un clima di forte tensione nel Pd sull'ipotesi di fiducia al ddl delega sul jobs act. Il governo potrebbe autorizzarla nel Consiglio dei ministri convocato per le 18. Ma Civati avverte Renzi: 'La fiducia sulla legge delega, che è già uno strumento fiduciario, sarebbe segno di rottura'. E anche Fassina minaccia 'conseguenze politiche'. Da Fi Toti chiarisce: 'Non voteremmo la fiducia'. Il governo ha convocato per domani alle 8 i sindacati per un confronto sulla riforma del lavoro e per le 9 Confindustria, Rete imprese Italia e Alleanza delle cooperative. La leader della Cgil Camusso attacca Renzi: 'Come la Thatcher non dialoga, siamo pronti al confronto ma anche al conflitto'. Poi sull'incontro di domani: 'Incontro domani? Un'ora sola ti vorrei'.

"Se la delega resta in bianco e' invotabile e con la fiducia conseguenze politiche". Scrive, su Twitter, Stefano Fassina. E Civati: ''Il governo pare intenzionato a mettere la fiducia sulla legge delega che è già uno strumento che più fiduciario non si può. Una legge delega che tra l'altro è vaga, vaghissima e tutti possono leggervi quello che preferiscono". Pippo Civati lo scrive sul suo blog. "Sarebbe qualcosa -aggiunge - a metà tra la provocazione spicciola e un esautoramento del Parlamento, nonché un segnale di debolezza, oltre che sul piano politico un segnale di profonda rottura".

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