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Roma (Nando Cimino) - In molti ricorderanno il meraviglioso film interpretato da Dustin Hoffman e Tom Cruise, dal titolo, ‘Rain Man - L'uomo della pioggia’. Diretto da Barry Levinson, la blasonata pellicola vinse l'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989 e ben quattro Premi Oscar, nel 1989. Era la storia spigolosa di due fratelli di cui uno, Raymond, il maggiore, interpretato da Hoffman, era affetto da autismo. Fu la prima volta che sul grande schermo si affrontava una così particolare quanto sconosciuta, patologia. Il successo del film portò all’attenzione di tutti il fenomeno dell’autismo e da allora, sono stati compiuti grandi passi avanti. In Italia i casi di autismo sono riscontrabili in un bambino ogni duecento, mentre venti anni fa il rapporto era di 1 su 1.500/2.000. Questi dati e la crescita esponenziale del fenomeno, dovuto anche ad una maggiore chiarezza e velocità nella diagnosi iniziale, ha evidenziato la necessità di un supporto anche di ordine normativo cui, il governo, ha iniziato a lavorare da tempo e che, nel corso della seduta mattutina di ieri, 5 agosto, della 12^  commissione, Igiene e Sanità del Senato, presieduta dalla dem, Emilia Grazia De Biasi, ha trovato una prima fondamentale risposta. L’assemblea deliberante di ieri, infatti, ha approvato, la prima legge nazionale sull’autismo. Il disegno di legge prevede l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo, l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre alla ricerca nel campo. Presente alla seduta, in rappresentanza del governo il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ha dichiarato: “Approvando in sede deliberante la prima legge nazionale sull'autismo, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha consentito un primo grande sostegno concreto a migliaia di cittadini e alle loro famiglie. Si tratta – prosegue il sottosegretario - di un provvedimento che cambia le cose, frutto di un lavoro lungo e faticoso costruito insieme a medici, ricercatori, responsabili delle associazioni che rappresentano le migliaia di persone colpite da questa sindrome. Attraverso questa norma lo Stato potrà fornire le prime risposte grazie all'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo. E' un provvedimento moderno perché oltre al miglioramento delle condizioni di vita, guarda all'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. Grazie a questa norma – rimarca De Filippo - arriva l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura e l'incentivazione alla ricerca”. Forse non è candidabile all’Oscar ma di certo è un passo avanti decisamente importante che potrebbe fungere da apripista anche per altre annose patologie. Per ora, il nuovo dettato normativo, potrebbe affrancare i malati e le relative famiglie da un fardello, in qualche caso, davvero pesante da portare.Roma (Nando Cimino) - In molti ricorderanno il meraviglioso film interpretato da Dustin Hoffman e Tom Cruise, dal titolo, ‘Rain Man - L'uomo della pioggia’. Diretto da Barry Levinson, la blasonata pellicola vinse l'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989 e ben quattro Premi Oscar, nel 1989. Era la storia spigolosa di due fratelli di cui uno, Raymond, il maggiore, interpretato da Hoffman, era affetto da autismo. Fu la prima volta che sul grande schermo si affrontava una così particolare quanto sconosciuta, patologia. Il successo del film portò all’attenzione di tutti il fenomeno dell’autismo e da allora, sono stati compiuti grandi passi avanti. In Italia i casi di autismo sono riscontrabili in un bambino ogni duecento, mentre venti anni fa il rapporto era di 1 su 1.500/2.000. Questi dati e la crescita esponenziale del fenomeno, dovuto anche ad una maggiore chiarezza e velocità nella diagnosi iniziale, ha evidenziato la necessità di un supporto anche di ordine normativo cui, il governo, ha iniziato a lavorare da tempo e che, nel corso della seduta mattutina di ieri, 5 agosto, della 12^  commissione, Igiene e Sanità del Senato, presieduta dalla dem, Emilia Grazia De Biasi, ha trovato una prima fondamentale risposta. L’assemblea deliberante di ieri, infatti, ha approvato, la prima legge nazionale sull’autismo. Il disegno di legge prevede l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo, l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre alla ricerca nel campo. Presente alla seduta, in rappresentanza del governo il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ha dichiarato: “Approvando in sede deliberante la prima legge nazionale sull'autismo, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha consentito un primo grande sostegno concreto a migliaia di cittadini e alle loro famiglie. Si tratta – prosegue il sottosegretario - di un provvedimento che cambia le cose, frutto di un lavoro lungo e faticoso costruito insieme a medici, ricercatori, responsabili delle associazioni che rappresentano le migliaia di persone colpite da questa sindrome. Attraverso questa norma lo Stato potrà fornire le prime risposte grazie all'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo. E' un provvedimento moderno perché oltre al miglioramento delle condizioni di vita, guarda all'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. Grazie a questa norma – rimarca De Filippo - arriva l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura e l'incentivazione alla ricerca”. Forse non è candidabile all’Oscar ma di certo è un passo avanti decisamente importante che potrebbe fungere da apripista anche per altre annose patologie. Per ora, il nuovo dettato normativo, potrebbe affrancare i malati e le relative famiglie da un fardello, in qualche caso, davvero pesante da portare.

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