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Continuano le operazioni di sgombero della parte sud della Giungla di Calais. Ieri erano state interrotte  a causa degli scontri tra polizia, attivisti no-border e migranti. Le autorità cercano di spostare i migranti in container di spedizione situati in un'altra zona della Giungla, ma molti si rifiutano, temendo che in questo modo siano costretti a chiedere asilo in Francia ed a dover rinunciare così al loro sogno di stabilirsi nel Regno Unito. Durante lo sgombero, alcuni migranti hanno tentato di arrampicarsi sui tetti delle loro baracche per evitare che fossero demolite. Due in particolare, ha riferito il viceprefetto Vincent Berton citato dal quotidiano La Voix du Nord, sono saliti su un tetto armati di un coltello, minacciando di tagliarsi le vene se gli agenti si fossero avvicinati. Dopo alcuni minuti di tensione, la polizia è riuscita a bloccarli. "Si trattava soprattutto di evacuarli - ha spiegato Berton - Il problema con queste due persone, che sembrano fragili, è certamente di ordine medico e sociale". Le scene che abbiamo visto alla frontiera tra Grecia e Macedonia "ci preoccupano molto" e "dimostrano che la sola soluzione è quella europea", così il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas che ricorda la necessità di agire "in conformità alla legge internazionale".

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