Ora il cannone taceva..
La terribile nenia cantata nel giorno,
aveva lasciato ombre e paura sul colle.
E lui, avvolto nel grigio mantello,
con l’arma tra le mani tremanti
giaceva tra i sassi della trincea
protetta da uno sperone di roccia.
In alto, la luna guardava pensosa,
e la sua luce mandava tristezza.
Strideranno ancora le armi domani..
Quella che brilla stasera lassù.,
spera che non sia la sua ultima luna.
Pierluigi Mirra