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Napoli (Nando Cimino) - ‘Ci sono posti dove la libertà è un sogno. Luoghi dove le speranze sbiadiscono e i sogni muoiono’. Così, Angelo Galantino, apre il suo ‘Dove muoiono i sogni – Diritti umani violati e libertà negate in Irlanda del Nord’; un libro che, a pochi giorni dalle celebrazioni di San Patrizio, è al centro di un rinnovato interesse per le vicende che racconta. Al suo secondo impegno letterario, Angelo Galantino, è un giovane autore del sud. Nato a Cerignola, in provincia di Foggia, nel 1979, accompagna la sua laurea in Scienze Politiche con una specializzazione in criminologia. Vive e lavora a Napoli da circa quindici anni dove coltiva anche la sua passione per la letteratura, la musica e i viaggi. Ed è proprio durante uno dei suoi viaggi in Irlanda che il giovane scrittore si appassiona alla cultura celtica e alle vicende sociali e politiche connesse all’indipendenza del popolo irlandese. Il Paese dello shamrock, il trifoglio verde, sempre ostile alla supremazia del Regno Unito, di cui è nazione costituente, è balzato all’onore delle cronache negli anni ’70, in particolare, con l’eccidio di Derry. Il 30 gennaio del 1972, infatti, a seguito di un’incursione in territorio irlandese da parte di una squadra di paracadutisti inglesi, nella cittadina di Derry, furono trucidati tredici civili inermi. Quel terribile momento passò alla storia come la ‘bloody sunday’, domenica di sangue. Nel libro di Galantino sono ripercorse, con rapida precisione, le fasi cruciali della tormentata storia irlandese, con particolare attenzione alla violazione dei diritti umani subita da quel popolo. Non a caso l’autore decide di concludere la narrazione con il ‘Rapporto Saville’ in cui, il governo inglese, ammise agli occhi del mondo le sue responsabilità su quanto accadde durante la bloody sunday. Del libro è lo stesso Angelo Galantino a dire: “Qui si racconta dell’Irlanda, della sua gente e dei suoi sogni di libertà e giustizia. Una terra verde – sottolinea lo scrittore – macchiata di rosso sangue. Quando si pensa all’Irlanda l’immagine che invade la mente è quella di immense distese di prati verdi, di morbide montagne, di un azzurro cielo infinito, di scogliere bianche e di villaggi battuti dal vento; raramente il primo pensiero va a quel popolo vittima delle angherie britanniche. A mio avviso – conclude Galantino – quella irlandese è una ferita ancora aperta nel cuore dell’Europa”. A quella dei trifogliati, mai come in questo particolare momento storico, sembrano aggiungersi nuove laceranti ferite, in quest’Europa tanto più tecnica ed economica quanto sempre meno umana. Edito dalla ‘Libellula Edizioni’, nell’excursus dello scrittore si colgono i controversi sentimenti che, come spesso accade, agitano lo spirito di chi narra storie d’ingiustizie e prevaricazioni. Ma per capire meglio non resta, quindi, che leggere, ‘Dove muoiono i sogni’, di Angelo Galantino.      

 

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