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Germania-Italia 4-1. Non c’è niente da aggiungere,  i tedeschi hanno  travolto gli azzurri ed hanno  sfatato dopo quasi 21 anni il tabù Italia. L'ultimo successo tedesco risaliva al giugno 1995. Reti nel primo tempo di Kroos e Goetze, nella ripresa di Hector, Ozil su rigore ed El Shaarawy.  

I tedeschi in campo sorprendono: fuori Khedira, neanche in panchina. Loew schiera un 3-4-3 speculare al modulo di Conte ma molto più efficace. Mueller fa il finto centravanti, Ozil e Kroos sono i due centrali di centrocampo e la cosa dice tutto sulla qualità cercata dai campioni del mondo. A mettere in crisi da subito l'Italia è proprio la coppia tedesca. Unita al movimento continuo dei tre davanti, che non danno riferimenti: una volta erano i 10 azzurri a far impazzire le difese tedesche, disabituate all'imprevisto. Zaza non ha il peso di Pellè e fa soffrire anche i suoi compagni di tridente, deputati alla creatività. Appena qualche minuto per il timore reverenziale e la Germania si prende la partita: a un ritmo neanche poi cosi' frenetico eppure sufficiente a mandare sempre i centrocampisti azzurri fuori tempo. All'8' la fiammata di Oezil, anticipato da Darmian su lancio di Rudy, e' un segnale, cui l'Italia tenta di rispondere con analogo scambio tra Insigne e Bernardeschi: il primo e' l'unico azzurro a trovare tempi e linee di passaggio giuste, il secondo sconta tutto il peso dell'esordio dal 1'.

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