Juvecaserta
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(Pasquale Della Volpe)  - Serviva la stessa Juve Caserta vista domenica scorsa contro la Reyer Venezia per avere la meglio su una delle formazioni più in forma di questo campionato, l’Aquila basket Trento, sapientemente condotta da coach Buscaglia ed autentica sorpresa del campionato visto che la squadra, al primo anno di lega A sta costantemente viaggiando in zona play off, oramai una questione solo matematica; invece la Juve ha svolto solo in parte il proprio dovere dal momento che se da un lato alla squadra di coach Esposito, va dato il merito di aver condotto una partita impeccabile sotto l’aspetto difensivo impedendo ad una squadra che fa della corsa e dell’atletismo il suo punto di forza, dall’altro la Juve deve mordersi le mani per la notevole imprecisione al tiro che ha caratterizzato i giochi offensivi dei bianconeri per l’intero arco del match. Basti pensare che la Juve ha chiuso con un misero 37% da due e con sole tredici realizzazioni dall’area. Un pò poco per una squadra che aveva bisogno di un’altra impresa per poter riaprire una stagione (complice anche i risultati favorevoli arrivati dagli altri campi) ma che invece torna a casa con la diciannovesima sconfitta stagionale. Il risultato finale (73-66 per i padroni di casa) dice che però la partita è stata combattutissima ed aperta sino alla fine con i ragazzi di coach Buscagglia che, in difficoltà per tutto il match a trovare valide alternative ai giochi difensivi bianconeri, bravi a non far innescare Mitchell, autore di soli 11 punti, sono riusciti a troivare il jolly con una tripla del lungo Pascolo (miglior marcatore assieme a Sanders con 14 punti) che a due minuti dalla fine del match ha scavato un solco di nove punti che la Juve non è stata in grado più di ricucire. Non è bastato il ritorno, purtroppo a mezzo servizio, di Domercant, che coach Esposito ha dovuto centellinare (concedendogli solo tredici minuti, conditi, comunque da 9 punti), visto che il solo Ivanov (sedici per lui in attacco ma soli due rimbalzi conquistati) non è riuscito a colmare il gap con i ben più atletici giocatori d’area della squadra trentina. E’ mancato, infatti, il contributo realizzativo di Scott, deficitario dall’arco, mentre non sono bastati i sette assist di Moore che soprattutto nell’ultimo quarto ha fatto letteralmente ammattire i padroni di casa. Con la proibitiva sfida contro Milano alle porte, non resta che stare aggrappati alla matematica e ad un finale di stagione a tutta birra per allontanare il calice amaro della retrocessione per quanto più tempo è possibile .

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