“Paesaggio permanente. Sguardi temporanei” è il percorso conoscitivo alternativo che viene proposto nel Parco della Reggia di Caserta, con l’intento di integrare l’esperienza del “paesaggio permanente” del celebre cannocchiale ottico vanvitelliano con la scoperta di luoghi meno noti che dialogano con il territorio.
Il Giardino all’Italiana, quello all’Inglese e il territorio casertano circostante sono al centro del percorso/esperienza, che è conoscitivo ed emotivo: esso pone in relazione il visitatore con il paesaggio, con la storia, con l’arte, con la natura, tramite la scelta di elementi del “paesaggio permanente” interni ed esterni al parco, e permette l'approfondimento di un tema evocato dall’installazione, con contributi accessibili online da codice QR.
Le istallazioni consistono in portali che, come diapositive, creano postazioni di osservazione da cui lo spettatore può assumere punti di vista privilegiati: gli “sguardi temporanei” vengono così resi possibili attraverso l’inquadramento prospettico di punti di interesse, considerati periferici rispetto al percorso di visita principale.
In un’ottica di sostenibilità e di valorizzazione di tutte le risorse del Complesso, i manufatti, esposti e posizionati per dar luogo all’esperienza, sono realizzati, a costo zero, con bambù di scarto o danneggiato, proveniente dal Giardino Inglese.
“Paesaggio permanente. Sguardi temporanei” è un percorso realizzato in collaborazione con la Civita Musea, che i visitatori della Reggia potranno intraprendere fino a fine agosto.
“Paesaggio permanente. Sguardi temporanei” a cura di Andreina Bizzarro, Elena Grazia Fè, Laura Pirro e Federico Puggioni, con la collaborazione di Maria Cristina Caggiani, Silvia Causone, Valentina Cifali, Elena Grazia Fè, Agnieszka Smigiel, Nadia Bergamaschi, Giulia De Montis, Roberto Filloramo, Paola Improda, Alessandra Magostini, Laura Marino, Valentina Messina, Raffaele Orlando Riccardo Salvatori, tirocinanti del progetto ministeriale “150 giovani per la cultura”.
