Politica nazionale
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Roma – Arretrano tutti i partiti, ma il PDL paga pegno più di tutti e la Lega sconta le inchieste giudiziarie che la stanno vedendo negativamente protagonista in queste ultime settimane. Vince quella che viene liquidata come antipolitica del movimento cinque stelle di Beppe Grillo.

Tante le sorprese dopo la tornata del voto delle amministrative. Nelle città capoluogo, dove le sfide erano più attese i dati disegnano una nuova mappa della politica locale: a Verona s’impone al primo turno Flavio Tosi (Lega) riconfermato sindaco. Per l’ex sindaco del capoluogo siciliano Orlando (Idv) ci sarà un ballottaggio con Fabrizio Ferrandelli, ex Idv, sostenuto da Pd e vincitore delle primarie del centrosinistra a Palermo. A Genova Marco Doria (Pd-Sel-Idv) potrebbe andare al ballottaggio: ad affrontarlo Enrico Musso, appoggiato da una lista civica o forse il candidato grillino, Paolo Putti. Proprio il movimento 5 stelle anche a Parma coglie una netta affermazione, con Federico Pizzarotti in pole per sfidare il candidato del centrosinistra Bernazzoli, ampiamente in testa nella città emiliana. Il movimento cinque stelle di Beppe Grillo potrebbe avere un dato nazionale che punta decisamente al 10%. Chi sale e chi scende: tra questi ci sono sicuramente il Pdl e la Lega. Candidati esclusi dai ballottaggi, voti di lista ai minimi storici, i vertici pidiellini e del Carroccio tuttavia invitano alla cautela, ma registrano una netta sconfitta. 

 

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