EDITORIALI
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(Antonio Gaudiano) - Alle ‘buone notizie’ che pochi giorni fa sono venute dalla Francia (con l’elezione del presidente Hollande) si aggiunge oggi la notizia della batosta che il partito della Merkel  (CDU) ha subito con un crollo verticale in favore del  partito social democratico nel Nordreno-Westfalia il Land più popoloso di Germania (13 milioni di abitanti).

E così di colpo la Merkel perde la spalla più forte sulla quale poteva contare (la Francia di Sarkozy),  mentre la sconfitta in casa del suo partito fa traballare il governo tedesco.

Segnali che la dicono lunga sulla volontà di ribellione alla linea rigorista che la coppia Merkel – Sarkozy pretendevano di imporre all’Europa. Si è rotto il patto d’acciaio,l’asse Franco – Tedesco e questo non può che far sperare in una linea più morbida per i bilanci nazionali e la possibilità di mettere in campo un’azione tesa alla crescita dei paesi dell’eurozona. Dappertutto in Europa si sta affermando la linea antirigorista, che possa evitare alle economie locali di finire nella spirale recessiva sotto il diktat berlinese del risparmio. Anche nel Nordreno Westfalia le elezioni si possono senz’altro leggere chiaramente in questa direzione.

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