Il Napoli rimane in alto peccando nell’altezza.

Nell’esordio del San Paolo sotto il Sole della Primavera, il Napoli inciampa nella favorevole partita interna contro il Catania con un pareggio che sa più di beffa oltre a lacune difensive ormai chiare. Il Napoli parte bene, è ben messo in campo da Mazzarri e gestisce alla grande la partita; ma è il Catania che si fa vedere più incisivo, con De Sanctis ancora disattento che devia in corner su Gomez, e sbaglia clamorosamente un’uscita con Aronica "Salvatore" non di nome, ma del match. Il Napoli risponde con una insidiosa punizione di Lavezzi, con Fernandèz che non riesce a battere a rete di testa. La partita è abbastanza equilibrata, con un Napoli più tonico che gestisce con facilità la sua superiorità tecnico-tattica. Il Napoli si ripresenta ancora alla metà del primo tempo con Dossena, che fa partire un bel cross, sul quale il nazionale argentino Fernandèz di testa questa volta colpisce con poca forza e intanto prende le misure. Successivamente è Marek Hamsyk su cross di Lavezzi, che di testa manda di poco alto. Il Catania non si arrende agli attacchi partenopei ma le risposte di Gomez sono sterili e gli azzurri ripartono in contropiede con Gargano che ci prova dai 20 metri nella prima azione più pericolosa della partita. Ed è ancora sull’asse Gargano-Cavani che si sviluppa una bella azione con Hamsyk, che sul vertice alto di sinistra, sfodera un tiro fortissimo angolato che il portiere catanese devia in corner alla metà del primo tempo: è un bel Napoli. Nel secondo tempo il Napoli parte fortissimo: Lavezzi-Cavani-Hamsyk confermano di essere il tridente più spumeggiante della Serie A e, dopo una grande azione, "el pocho" non riesce a concludere nel migliore dei modi. Gomez risponde in contropiede, contro una difesa in affanno, ma il suo tiro è velleitario. Lavezzi è in forma: cross per Cavani e il colpo di testa è di poco fuori. Poi è Dzemaili che si sveglia e la partita cambia: il giocatore svizzero si beve in velocità tre giocatori e sfodera un bel sinistro parato dal portiere catanese. Entra anche Pandev al posto di Hamsyk e cambia proprio la musica. Insieme al centrocampista svizzero, autentico fuoriclasse, cambiano il volto alla gara e Dzemaili sigla un golazo da fuori area all’incrocio dei pali. Poco dopo è Cavani che segna la diciannovesima rete in campionato con palo-goal micidiale dopo il tocco geniale in profondità di un altro campione: Goran Pandev. Negli ultimi 20 minuti, l’assenza di Fernandèz, per il rientrante Paolo Cannavaro si fa sentire e i partenopei subisono due reti su palla inattiva che rispediscono gli azzurri al 4° posto a 3 punti dalla Lazio. Domenica ci sarà la Juventus a Torino e sarà senz'altro spettacolo, oltre un’ anticipo di Coppa Italia. Tra coppa e campionato ritorna l'asse Torino/Napoli. Le pagelle: De Sanctis attraversa un periodo di calo psico-fisico che può essere giustificato visto le sue enormi prestazioni: 5,5 Campagnaro gioca una buona partita sia in fase difensiva che offensiva, ma non è al top: 6 Fernandèz è sicuramente il migliore in fase difensiva, sarà meglio vederlo da titolare? : 6,5 Aronica gioca a sufficienza come sempre e recupera un pallone ormai in rete: 6 Zuniga non punge come sa fare, gioca a mezzo servizio: 5,5 Gargano è insostituibile, unico in Italia come incontrista e gioca bene in fase propositiva: 7 Dzemaili è un campione in crescita esponenziale e sigla un goal da cineteca: 7,5 Dossena gioca una partita quasi sufficiente, dimostrando un’annata non brillante: 6 Hamsyk è il perno offensivo del centrocampo, gioca bene e cade in ombra: 6,5 Lavezzi è fondamentale per le sue velocissime ripartenze e offre buoni spunti: 6,5 Cavani segna ancora, gioca alla grande e ormai quasi un giocatore perfetto: 7 Inler dimostra di giocare ancora a mezzo servizio nonostante le sue eccezionali doti: 5,5 P.Cannavaro sostituisce Fernandèz e il Napoli cade sotto i colpi del Catania: 4,5 Pandev fa rifiatare Hamsyk, gioca a colpi di sinistro, tunnel e grandi assist, è un vero talento: 7