Juvecaserta
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(Pasquale della Volpe) - Al Pianella di Cantù la Pepsi Caserta conosce la terza sconfitta consecutiva del suo campionato (86 – 75 il finale)  per mano della Bennet  guidata dall’ex coach bianconero Trichieri ed annulla, così, il saldo positivo di inizio stagione; adesso le prospettive per la squadra di coach Sacripanti non sono affatto rosee tenuto conto che nei prossimi due impegni la Pepsi incontrerà Milano in casa e Roma fuori.

Di fronte c’era sì la finalista dello scorso campionato ma i brianzoli si presentavano all’incontro privi di Micov  e dopo solo quattro minuti dal suo ingresso in campo,  perdevano pure Scekic per infortunio; le premesse per sbancare il Pianella c’erano tutte e, tenuto anche conto del gioco espresso dai Casertani nei primi due quarti, l’idea di portare a casa i due punti non appariva, affatto, malvagia.

Purtroppo, però, la Pepsi si è letteralmente spenta nel terzo quarto ed è affogata nelle solite indecisioni in attacco nei minuti finali dell’ultimo quarto quando prima del gioco da quattro punti di Basile che ha spaccato la partita, Caserta sembrava poter rientrare nel match.

Di fronte la Pepsi ha trovato, però, un Basile in versione   Barcellona pre infortunio, autore di 23 punti in 21 minuti con 2/3 da due e 4/5 da tre; i suoi famosi i tiri “ignoranti” hanno trovato spesso il fondo della retina esasperando i difensori casertani che non sono riusciti a placare la fame di punti del fuoriclasse pugliese.

Di contro, invece, Cantù è riuscita ad irretire la regia di Collins, spesso raddoppiato, il quale  non è stato in grado di servire con continuità i lunghi che molto spesso hanno dovuto giocare lontano da canestro assumendosi anche la responsabilità del tiro da tre (ben 10 dei 22 tentativi dall’arco sono stati tentati dalla coppia Tusek – Fletcher)  con risultati pessimi.

Proprio il lungo sloveno rappresenta la nota più lieta della serata canturina con 16 punti a referto ed una grinta che ha sopperito la ancora scarsa condizione fisica; in una sola settimana di lavoro il 36 enne pivot ha dimostrato di sapersi bene inserire negli schemi di gioco della Pepsi, e potrà, in attesa del ritorno di Stipanovic, dare il suo contributo alla causa casertana.

Dicevamo del tiro da tre; male Caserta dall’arco (30% da tre con 7/22 contro il 50% di Cantù); le scarse percentuali dalla lunga distanza annullano l’ottimo lavoro fatto dai ragazzi di coach Sacripanti, nel gioco perimetrale (anche stasera le percentuali superano il 50%).

Anche se limitate, le rotazioni di Cantù permettevano alla squadra di Trinchieri di mantenere un buon livello qualitativo anche quando i big rifiatavano (si pensi che Marconato è entrato solo a pochi minuti dalla fine del match) mentre oltre a Collins, per Caserta, anche Smith e Maresca hanno deluso nonostante Sacripanti abbia insistito molto su di loro concedendo un minutaggio elevato.

Da segnalare, oltre a Tusek anche la buona prova di Rose (autore di 15 punti); stavolta il nigeriano ha giocato con maggiore intelligenza  evitando le forzature viste nelle sue prime apparizioni con la maglia bianconera.

Non è ancora tempo di fasciarsi la testa in quanto il saldo è pari (probabilmente coach Sacripantii avrebbe messo la firma ad inizio campionato) ma occorre reagire al più presto possibile al primo   momento delicato della stagione altrimenti le sconfitte in serie possono demoralizzare un ambiente che deve contare proprio sull’entusiasmo per sopperire alle lacune tecniche del roster.

Bennet cantù – Pepsi Caserta 86-75

Cantù: Lighty 16, Scekic, Ortner,Markoshvili 11, Leunen 9, Marconato,Shermadini 10, Cinciarini 6, Basile 23.

Caserta: Tusek 16, Rose 15, Collins 9, Maresca 6, Righetti 8, Ciorciari,Smith 6, Doornekamp 6, Fletcher 9.

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