MADDALONI - La Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, nell’ambito di un servizio volto alla prevenzione ed alla repressione dei reati ambientali, ha sequestrato, nel Comune di Maddaloni, a ridosso dell’arteria autostradale, una superficedi oltre 11.400 mq.inuno stato di totale degradoed adibita a discarica abusiva.

I finanzieri, a seguito di specifici sopralluoghi e rilievi fotografici, sono riusciti ad individuarela presenza di cumuli di rifiuti di ogni genere, che si propagavano anche nelle profondità del sottosuolo, ammassati su una strada chiusa al traffico esui terreni ad essa adiacenti, risultati di proprietà della società Autostrade per l’Italia S.p.A..

La zona, non delimitata da idonea recinzione e difficilmente visibile a causa della fitta vegetazione, era cosparsa da decine di tonnellate di rifiuti, molti dei quali pericolosi e tossici, tra cuicarcasse di autovetture, pannelli di eternit in frantumi, catrame, pneumatici, elettrodomestici fuori uso, materassi, materiale di risulta di demolizioni di strutture in cemento armato, recipienti di vernici e diluenti a composizione tossica.

Il materiale rinvenuto è stato probabilmente sversato nel corso degli anni, in modo illecito, allo scopo di evitare gli onerosi costi richiesti per il regolare smaltimento dello stesso nelle discariche autorizzate.

Questa prassi, invalsa nella Provincia di Caserta, oltre a deturpare gravemente il territorioprovoca irreparabili contaminazioni nel sottosuolo con gravi conseguenze per la cittadinanza e danni alla salute pubblica. Per questo motivo, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’intera area, segnalando la circostanza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

L’attività di servizio nello specifico comparto testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso costantemente dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Casertaa tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

VALLE DI MADDALONI - I Carabinieri della Stazione di Valle di Maddaloni, a seguito di chiamata pervenuta sull’utenza 112, sono intervenuti in quella via Vico Lungo, ove erano stati segnalati due individui introdottisi all’interno di un appartamento.

I militari dell’Arma, infatti, giunti sul posto, rintracciavano e traevano in arresto in flagranza per tentato furto in abitazione Pascarella Michele cl. 79 di San Marco Evangelista, in atto sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e D’Anna Raffaelecl. 74 di Caserta.

I due malfattori si erano introdotti all’interno dell’abitazione di proprietà di una 32enne del luogo, previa effrazione della porta d’ingresso ma, nel mentre stavano asportando alcuni oggetti, venivano sorpresi dalla donna e costretti così ad interrompere l’azione delittuosa. I militari operanti, giunti tempestivamente sul posto, riuscivano immediatamente a rintracciare e bloccare i due rei che tentavano invano di guadagnarsi la fuga a piedi attraverso le campagne limitrofe. Gli arrestati sono stati trattenuti presso il Comando Stazione in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

MADDALONI – (di Nando Cimino) E’ inarrestabile l’impegno dei militanti locali del Partito Radicale, in tema di stato di diritto e diritto alla conoscenza. E’ di questi giorni la battaglia politica per favorire la candidatura dell’Italia presso l’Onu, quale membro provvisorio del concilio sullo stato di diritto. Lo scorso 9 ottobre, infatti, Domenico Letizia, componente casertano dell’organizzazione non governativa ‘Nessuno tocchi Caino’, ha protocollato presso gli Enti di Maddaloni e Santa Maria a Vico, una proposta di delibera comunale per sostenere la campagna in corso del Partito Radicale e delle sue Ong Nessuno tocchi Caino e Non c’è Pace senza Giustiziaper la transizione verso lo Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato’. Un tema caro anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo messaggio di saluto alla conferenza tenuta al Senato il 27 luglio ha, tra l’altro, affermato che: “La conoscenza - e il diritto alla conoscenza - è un tema emergente della nostra epoca, che merita attenzione a livello dello stesso sistema delle Nazioni Unite”. La delibera comunale, incentrata sulla politica transnazionale per l’affermazione dei diritti umani, chiede di sollecitare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Affari Esteri a fare proprio il progetto per la transizione verso lo Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato. “Su questo – spiega lo stesso depositario dell’atto, Domenico Letizia – è opportuno che l’Italia si candidi sin da subito e pubblicamente a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In ambito Onu – conclude Letizia - si chiede anche la codificazione di un nuovo diritto umano: il “diritto umano alla conoscenza”. Di seguito è riportata la bozza di delibera, inoltrata dall’attivista Radicale che, attraverso quest’azione, conferma il suo costante impegno in materia di diritti umani.

 

BOZZA DI DELIBERA

 

COMUNE/AREA METROPOLITANA/REGIONE DI …………………

Il Consiglio

PREMESSO CHE

Dal rapporto del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa risulta che al 31 dicembre 2014

- l’Italia al primo posto – seguita da Turchia, Russia e Ucraina - tra i paesi che non hanno dato

seguito alle sentenze della Corte europea dei diritti dell’Uomo;

- l’Italia è al primo posto tra i paesi da cui provengono denunce ripetitive, ovvero per le stesse

violazioni, con più di con più di 8000 domande relative alla durata delle procedure giudiziarie e

l'esecuzione delle decisioni prese ai sensi della legge Pinto, legge che aveva lo scopo di prevenire

i ricorsi alla Corte;

- che dal 1959 al 2014 l’Italia è il paese che ha subito più condanne dopo la Turchia; e il 51%

delle sentenze contro l’Italia riguardano la durata eccessiva delle procedure giudiziarie;

- “che l’elevato numero di sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo e delle decisioni del

Comitato hanno rilevato a partire dagli inizi degli anni 1980 problemi strutturali in Italia a causa

della durata eccessiva dei procedimenti civili, penali e amministrativi” e “che i ritardi eccessivi

nell'amministrazione della giustizia costituiscono un pericolo grave per il rispetto dello Stato di

diritto”.

PREMESSO ALTRESÌ

Che il Partito Radicale ha in corso una campagna per la transizione verso lo Stato di Diritto e il

Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato e che nella conferenza tenuta al Senato il 27

luglio il Presidente Mattarella nel suo messaggio di saluto ha tra l’altro affermato che: "La

conoscenza - e il diritto alla conoscenza - è un tema emergente della nostra epoca, che merita

attenzione a livello dello stesso sistema delle Nazioni Unite."

CONSIDERATO CHE

il 23 settembre 2015 la Commissione Affari Esteri della Camera ha discusso e approvato la

Risoluzione 7/007/68 che ha impegnato il Governo "a farsi promotore, insieme a Paesi

rappresentativi di tutte le aree geopolitiche e regionali, di iniziative in ambito ONU che conducano

l'Organizzazione, le sue agenzie specializzate e gli Stati membri a intraprendere un'azione volta a

favorire una transizione comune verso lo Stato di diritto e a codificare a livello universale il nuovo

diritto umano alla conoscenza."

PREMESSO INFINE

Che a New York è in corso la 70ma Assemblea generale delle Nazioni Unite e che nel corso della

prossima Assemblea generale si dovranno eleggere i membri non permanenti del Consiglio di

Sicurezza.

DELIBERA

- di sollecitare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Affari

Esteri a a fare proprio il progetto per la transizione verso lo Stato di Diritto e il Diritto alla

Conoscenza contro al Ragion di Stato e su questo si candidi sin da subito e pubblicamente l’Italia al

posto di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;

- di inviare la presente delibera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al

Ministro degli Affari Esteri.

 

 

 MADDALONI - In Maddaloni (CE), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, nel corso di un servizio per il controllo del territorio volto a contrastare la commissione di reati predatori, hanno arrestato, in flagranza, Amato Antonio cl. 1977 e Amato Francesco cl. 1997, rispettivamente padre e figlio, entrambi di Caserta. I due sono ritenuti responsabili di tentato furto in abitazione in concorso ai danni di una trentottenne di Maddaloni. I militari dell’Arma, li hanno bloccati mentre stavano cercando di scappare dopo essere stati scoperti dalla vittima. La loro azione, infatti, ben organizzata con la divisione dei ruoli, rispettivamente di vedetta e di esecutore materiale del furto, è stata interrotta dal rincasare della donna che è riuscita a metterli in fuga.  Gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive residenze, in attesa della celebrazione del rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.

MADDALONI - In data odierna, i Carabinieri della Stazione di Maddaloni hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone e di quella dell'obbligo di firma nei confronti di una quarta, ritenute responsabile del reato di usura, commesso in corso fra di loro. La misura cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di S.M. Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, all'esito di complesse ed articolate attività di indagine, affidate ai CC della Stazione di Maddaloni, che hanno consentito di ricostruire un grave quadro indiziario a carico dei componenti di un nucleo familiare dimorante in Maddaloni, dediti all'attività usuraria. E, invero, si è accertato come gli indagati (ELISEO Michela con i figli, D'ANGELO Ferdinando e D'ANGELO Giuseppe, unitamente con la nuora RAZZANO Maddalena), avevano lucrato cospicui interessi usurari ai danni di LOMBARDI Lucia e LOMBARDI Teresa, (titolari della omonima ditta operante nel settore degli articoli casalinghi, nel comune di Maddaloni), a fronte di un prestito in denaro erogato fra il 2011 ed dicembre 2014. Le persone offese erano ricorse al credito della ELISEO e degli altri per fronteggiare un momento di difficoltà nella gestione della propria azienda. Sono state ricostruite le somme di denaro complessivamente date in prestito e quelle corrisposte ai presunti usurai (con interessi usurai, aventi tassi dal 30% al 106%), così come è stata ricostruita la ripartizione dei ruoli fra gli indagati: la più anziana della famiglia si è occupata della riscossione dei ratei settimanali; la nuora ha assunto la funzione di "intermediario" tra le vittime e gli usurai; i due fratelli si sono imposti quali promotori ed organizzatori della condotta delittuosa, ricorrendo anche a condotte di violenza e minaccia nei confronti delle persone offese cui rappresentavano le conseguenze cui si sarebbero esposte, ove non avessero provveduto ad onorare il debito "usuraio". Le indagini sono scaturite a seguito della denuncia presentata da una delle vittime ed espletate, successivamente, mediante mirate attività, nonché attraverso perquisizioni domiciliari utili a rinvenire documenti contabili riportanti l'elenco dei malcapitati e le relative somme da riscuotere

MADDALONI - “Il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni è un presidio fondamentale per la pubblica istruzione della provincia di Caserta per cui il grido di dolore che arriva dalla comunità e della politica cittadina non poteva cadere nel vuoto”. Lo comunica il presidente del Partito democratico campano e consigliere regionale Stefano Graziano che questo pomeriggio ha incontrato l’assessore alla Pubblica Istruzione Lucia Fortini accompagnato del consigliere comunale di Maddaloni Gaetano Esposito per discutere della crisi della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. “E’ stato un incontro positivo - commenta Graziano - ringrazio l’assessore per la sensibilità e la tempestività dimostrata e per averci  garantito che seguirà in prima persona la questione, iniziando subito una ricognizione della documentazione prodotta fino ad oggi. Abbiamo chiesto di mettere in campo ogni sforzo affinché si dia seguito all’Accordo di programma quadro per ottenere che la Regione e soprattutto lo Stato centrale facciano la propria parte sostenendo finanziariamente il Villaggio, dove, ad oggi, i lavoratori, ai quali va la mia totale solidarietà, vivono una situazione drammatica non percependo lo stipendio da dieci mesi”.
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MADDALONI - In Maddaloni (Ce), i carabinieri della locale Stazione, hanno arrestato in flagranza, V.G., cl.1981 del posto, perché ritenuto responsabile di reiterate violazione alle prescrizioni imposte dalla misura della sorveglianza speciale a cui è sottoposto, nonché per stalking nei confronti dell’ex-convivente. I militari dell’Arma, a seguito di attività opportunamente documentata, hanno accertato che il 34enne in più occasioni si è recato presso il posto di lavoro della donna, ponendo in essere, nei suoi confronti, condotte persecutorie. L’uomo è, inoltre, noto per gli episodi in cui, qualificandosi come comandante di Stazione dei Carabinieri, di alcuni comuni del centro e nord Italia, ha indotto impiegati di uffici postali, istituti di credito e gestori di distributori di carburante, ad effettuargli ricariche di somme di denaro sulla propria carta di credito. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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