(Antonio Gaudiano) -
La notizia è di quelle importanti per il Sud e, proprio per questo è passata, e sta passando, sotto silenzio. E’ nato l’intergruppo parlamentare per il Sud. Il gruppo trasversale accoglie già una sessantina di parlamentari di diversi partiti, fa sapere l’ispiratore Pino Aprile. “Se vogliamo, - ha precisato Pino Aprile - è una chiarificazione della politica italiana, che non è destra-sinistra, ma Nord-Sud. Il Paese non è diviso ideologicamente, ma geograficamente, da una narrazione razzista della sua storia unitaria, che concentra tutto il male a Sud (giustificando la negazione di infrastrutture, diritti e servizi, con “la colpa” dei meridionali) e tutto il bene e i privilegi (alta velocità, autostrade, servizi, investimenti pubblici) a Nord”.
Una sorta di Partito Unico del Sud, che sebbene trasversale tuttavia mira a tutelare le istanze dei territori del Mezzogiorno, un po’come già fa il Partito Unico del Nord, trasversale a tutti i partiti che si trova unito quando c’è da arraffare risorse, anche quelle normalmente destinate al Sud.
Specie negli ultimi anni la “consapevolezza” al Sud è di molto aumentata, ma la lamentela postuma, il commento piccato a decisioni già assunte da ministri, tutte a favore di una sola parte del Paese, nulla cambia. Un presidio di onorevoli che vigilasse circa la equa distribuzione delle risorse da destinare alle varie zone del Paese era auspicabile che si formasse, così come è auspicabile che ad esso sempre più onorevoli meridionali diano il loro contributo, si schierino finalmente in favore del Sud, anche in contrasto con la linea del loro partito di appartenenza. E il Recovery found sarà la madre di tutte le prove.