MONDRAGONE (di Massimiliano Ive) -   L’Istituto per l’ambiente marino costiero del CNR, incaricato dal Ministero dello Sviluppo Economico ed autorizzato dall’Amministrazione Provinciale di Caserta, fa tappa a Mondragone, cuore del Litorale Domitio, per la realizzazione del progetto “Vigor”. A tal proposito il consigliere Giovanni Schiappa, capogruppo PdL in Provincia di Caserta, plaude all’iniziativa precisando che essa “contribuisce in maniera determinante allo studio delle tematiche ambientali e socio-economiche della zona, perché la conoscenza approfondita dell’ambiente fisico rimane il punto di partenza per una attenta e corretta analisi dei processi geologici e geodinamici in atto sul nostro territorio”. Lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 30 settembre, lungo un tratto di 3 km. della Strada Provinciale n. 224 “Incaldana”, è stata programmata una campagna di indagini geologiche e geofisiche che prevede l’acquisizione di importanti dati. Il CNR in alcune regioni del Sud Italia e, nell’ambito della Regione Campania proprio a Mondragone che risulta essere una delle località prescelte, quindi, esplorerà le potenzialità geotermiche. “Tali azioni sono necessarie per una più completa cognizione delle potenzialità del nostro territorio – dichiara il consigliere provinciale Giovanni Schiappa – e, nel contempo, risultano essere indispensabili per individuare ed evidenziare le possibili situazioni di rischio, nonché per la progettazione degli interventi tesi a prevenirle”.

CASTEL VOLTURNO (Massimiliano Ive) -  Il mondo della grande boxe  è giunto a Castel Volturno, ospite di Antonio Del Sole di Villa La Tortuga. Grazie alla società Boxing di Elio Cotena, e con la partecipazione della Pro Loco Volturnum Castri Maris, è stato allestito nell’area giardino del noto ristorante del rione Scatozza, il ring sul quale si sono battuti, per il campionato italiano, i rappresentanti del pugilato professionistico della scuola Cotena Zurlo contro quelli della società Cavallari.  L’evento è stato ripreso da Rai Sport e tra gli ospiti d’onore vi era anche l’ex campione del mondo di pugilato Patrizio Oliva, il quale, per conto dell’emittente nazionale, ha offerto commenti tecnici ed interventi televisivi sull’incontro di boxe tra Giuseppe Langella contro Rocco di Palmo. La serata pugilistica è stata caratterizzata da quattro incontri. Il primo ha visto sfidarsi i pesi leggeri: Gianluca Ceglia del team Cotena Zurlo, contro Mauro Orlandi della società Cavallari. Esito della sfida? Vittoria ai punti di Gianluca Ceglia. Il secondo match, invece, ha visto sfidarsi i pesi welter: Giovanni Architravo della società Cotena Zurlo, contro Michele Mottolese del gruppo Cavallari. I giudici federali alla fine di sei riprese regolamentari da tre minuti, hanno deciso di concludere l’incontro con un pareggio. Poi è stata la volta dell’incontro tanto atteso, quello valevole per il titolo nazionale. In 10 riprese da 3 minuti ciascuna, si sono affrontati il campione di Torre Annunziata, Giuseppe Langella contro Rocco di Palmo, lo sfidante. Un incontro emozionante e senza esclusioni di colpi. Alla quarta ripresa lo sfidante di Langella ha subito un gancio che ha causato l’escoriazione con taglio del sopraciglio destro. L’arbitro ha fatto continuare l’incontro e alla fine della sfida i tre giudici federali con: 97/92, 96/94 e 97/94 hanno concesso la vittoria a Langella. Subito sono partiti i festeggiamenti. Poi dopo un minuto di pausa, sul ring di Villa La Tortuga, sono saliti i rappresentanti della Pro Loco Volturnum, che assieme al campione del Mondo, Patrizio Oliva, e ad Elio Cotena hanno ringraziato gli organizzatori dell’evento in quanto è stata scelta di nuovo la città di Castel Volturno e nel contempo è stato lanciato un messaggio rivolto alle istituzioni presenti al fine di tenere in debita considerazione dell’avvio della procedura di affidamento della struttura del palazzetto dello Sport di Castel Volturno, nonché del recupero strutturale dell’Oasi dei Variconi. Alle ore 00.05 è iniziato il quarto incontro della serata, quello tra i pesi medi: Gaetano Nespro contro Salvatore Annunziata. Dopo quattro riprese da tre minuti, anche questa sfida si è conclusa con risultato pari. Alla fine un nutrito rinfresco è stato offerto dai cuochi campioni del mondo del Campania Team agli ospiti.

CASTEL VOLTURNO – (Massimiliano Ive)  Due sono gli impegni che stanno a cuore al gruppo politico di Sinistra e Libertà di Castel Volturno diretto da Ciro Scocca: il primo sensibilizzare i cittadini a sottoscrivere un documento politico e sociale contro l’attuale legge elettorale e l’altro mobilitare i simpatizzanti e i cittadini per l’evento del 1 ottobre a Roma, al fine di partecipare alla cosiddetta Manifestazione Nazionale. “Raggiungere le 500mila firme necessarie a promuovere il referendum è possibile! Ora serve un "impegno straordinario" da parte della politica – asserisce Scocca-Nichi  Vendola ,il presidente nazionale di Sel ci chiede uno sforzo di mobilitazione per la raccolta delle adesioni al fine di raggiungere entro la fine del mese il suddetto risultato”. E in quest’ottica il portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà di Castel Volturno, Ciro Scocca, esorta i cittadini e le cittadine

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CASTEL VOLTURNO (Massimiliano Ive) - Il “Forum antirazzista della Campania” sarà presente, domenica 18 settembre alle 17.00 in Castel Volturno e precisamente sul luogo dove nel 2008 avvenne la strage dei sei extracomunitari al fine di ricordare. Il gruppo degli organizzatori dell’evento commemorativo saranno presenti con una propria delegazione, al fine di urlare ancora una volta: “Mai più” e per denunciare i cosiddetti autori della “Strage di San Gennaro”, così come fu ribattezzata all’epoca dalla stampa. Aderendo all'appello di padre Antonio Bonato della missione dei Padri Comboniani, parteciperanno all’evento tutte le associazioni antirazziste della Campania, nonché rappresentanti delle associazioni locali e dei centri sociali. All'iniziativa, che si terrà al km 43 della Domiziana, in località Ischitella, nei pressi della Sartoria "Ob ob Exotic Fashions", dove è avvenuto l'eccidio, sarà presente anche padre Alex Zanotelli, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Per tale occasioni sono stati invitati i cittadini, le organizzazioni antirazziste, i giornalisti, e le istituzioni a manifestare con la loro presenza la volontà di non dimenticare quanto accadde.

CASTEL VOLTURNO (Massimiliano Ive) - E’ stato un incontro conoscitivo e ricognitivo, quello espletato, ieri, presso l’Oasi dei Variconi dal gruppo delle Sentinelle e della Pro Loco Voltunum con gli architetti diretti da Alessandro Ciambrone e dalla presidente provinciale del Club Unesco, Jolanda Capriglione. La visita sui Variconi, infatti è propedeutica  per il prossimo bando di formazione e per l’espletamento del progetto del Summer School definito: “Dialoghi sul paesaggio”. In tale occasione il gruppo di professionisti  ha effettuato foto e raccolto informazioni sullo stato dei luoghi della riserva di Castel Volturno. Al riguardo il referente locale del Club Unesco, Alessandro Ciambrone, ci ha presentato il futuro architetto del territorio di Castel Volturno, che sta lavorando assieme al suo staff al fine di elaborare uno studio completo sull’area suindicata per  predisporre un progetto con la Provincia di Caserta definito “Sistema turistico locale”. Stiamo parlando di Gino Spera studente della facoltà di architettura di Aversa, futuro membro del Club Unesco e collaboratore del prossimo progetto che sarà elaborato e coordinato assieme alla suddetta facoltà diretta da Luigi Vanvitelli e da Carmine Gambardella al fine di dare una nuova prospettiva di sviluppo territoriale nel campo della ricezione turistica. Giunti sulla riserva regionale dei Variconi, la presidente del Club Unesco Capriglione, si è lasciata andare ad una visita a 360 gradi dell’area. Capanni, uccelli, sentieri, flora e quant’altro sono stato oggetto di interesse dei partecipanti all’escursione. Infine vi è stato anche un momento di ristoro presso i capanni in riva al mare con i bagnanti di Castel Volturno.  Ricordiamo che il ClubUnesco ha organizzato una Summer School definito: "Dialoghi sul paesaggio" nell'ambito delle giornate europee del patrimonio 2011 dedicate a: formazione e nuove professioni per l'ambiente e il paesaggio che si terrà fra il 20 e il 24 settembre 2011 all'Oasi dei Variconi a Punta Licosa e alla Certosa di Padula, con la giornata del 21 settembre a Castel Volturno. Gli incontri saranno effettuati in collaborazione con l'istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Uniscape, Acma, Unesco, Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, Facoltà di Scienze Ambientali dell'Università di Caserta, Centro Interdipartimentale Scienze Ambientali dell'Università di Salerno, Soprintendenza ai BAP di Salerno e Avellino, Università di Lione (FR) - Università di Granada (SP), Associazione Nazionale Comuni dei Parchi, mentre gli enti sostenitori delle borse di studio per il bando derivante dalle giornate di studio saranno sostenuti dalla Camera di Commercio di Caserta e dalla Camera di Commercio di Salerno. Gli obiettivi del progetto del Club Unesco partono dal presupposto che lo Stato Italiano con Legge n° 9 gennaio 2006, n. 14, ha ratificato la Convenzione Europea del Paesaggio che inciderà notevolmente sulle politiche di gestione del territorio orientate alla "qualità paesaggistica" intesa nell'accezione "del valore che le popolazioni locali interessate aspirano a veder riconosciuto per il loro ambiente di vita".

CELLOLE -  (Nunzio De Pinto) Nell’ambito della data del 150° anniversario dei fatti d’arme svoltisi sul ponte del Garigliano, i movimenti identitari di chiara ispirazione borbonica avevano pensato di rievocare la battaglia secondo i principi e lo spirito storico d’imparzialità al fine di metter in risalto il valore militare delle truppe duo siciliane di casa Borbone (in fin dei conti è la dinastia Borbone ad essere stata attaccata e defraudata del loro legittimo Regno) che resistettero con coraggi ad un nemico superiore anche come malvagità, vedi i fatti che videro il Generale Cialdini protagonista di eccidi di massa. Se lo avesse fatto ai nostri tempi avrebbe fatto la fine di Milosevic e Mladic, accusato di crimini contro l’umanità. Invece, nessun revanscismo muove il Cristina Club, promotore dell’iniziativa, ma solo un senso di rispetto universale dei caduti. Lo stesso sentimento che permette negli USA di

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“Al Direttore di Panorama   Oggetto: Articolo dal titolo "Mary, piccola e nera. Morta per follia e per indifferenza"  di Stella Pende (pag. 91 Panorama del 13 luglio 2011).

Egr. Direttore,

purtroppo ho letto anche sul Suo giornale tante sciocchezze e tanta demagogia a firma di una giornalista conosciuta per la sua serietà, voglio sperare che non sia il frutto della facile pietà che pure ha scosso le nostre coscienze, soprattutto per quella povera bimba innocente e vittima di una condizione assurda e della follia che ha colpito un'intera nazione. Sono decenni che i castellani (cittadini di Castel Volturno) hanno denunciato la massiccia presenza di extracomunitari e la condizione di vita impossibile per loro e per  noi in misura così spropositata. Migliaia di case, seconde case, case per le vacanze di un tempo poi il terremoto in Irpinia e migliaia e migliaia di terremotati (senzatetti storici di Napoli) vengono trasferiti da un giorno all'altro dal Ministro Zamberletti. La popolazione peggiore dei bassi napoletani trasforma il territorio e le sue abitudini, pian piano la vita diventa impossibile, da cittadina invidiata diventa un'altra cosa che con il passare del tempo fa fuggire la parte migliore della popolazione fluttuante per le vacanze estive. La devastazione del territrorio e degli immobili resi fatiscenti si prestavano ad accogliere gli africani che cominciavano a raggiungere in massa. Quando il popolo di Castel Volturno ha cominciato a prendere coscienza di ciò che stava avvenendo ha cercato in ogni modo pacifico e determinato a contrastare tale fenomeno con manifestazioni di protesta che sempre sono state sottovalutate e maliziosamente sottaciute all'opinione pubblica e soprattutto alle istituzioni che avrebbero dovuto agire per ristabilire la legalità di fronte a migliaia di clandestini, prostitute, spacciatori ed organizzazioni malavitose di livello internazionale come la mafia nigeriana che addirittura entrava in contrasto con la camorra nostrana. Chi protestava era definito razzista, ci hanno tolto anche la possibilità di protestare civilmente e denunciare all'opinione pubblica ciò che qui stava accadendo senza che qualcuno facesse qualcosa. Fiaccolate, marce, proteste, petizioni e denunce non hanno sortito effetti, siamo stati soli ed inascoltati, un popolo abbandonato a se stesso , ad un destino infausto, altro che Rosarno. Qui è Rosarno alla decima potenza: 25.000 abitanti residenti di cui circa 2.400 extracomunitari regolari ed altri circa 13.000 fantasmi senza permesso di soggiorno che possono compiere qualsiasi azione che passerà inosservata per la incapacità del nostro Stato di fronteggiare una situazione del genere. L'unica preoccupazione per l'apparato è quello di mantenere la calma, guai a chi solleva il problema, gli può succedere di tutto, meglio liberarsi di qualche "rompicoglioni" che affrontare e tentare di risolvere il problema, non ci sono i mezzi e le condizioni per farlo.

Si immagini, Direttore, una città come roma con 4 milioni di abitanti che nel giro di qualche anno si ritrova con 7 milioni ci cittadini, di cui 3 milioni sono extracomunitari e di questi 2,5 milioni clandestini. Riesce ad immginare cosa accadrebbe ? Di chi è la colpa di tutto ciò e perchè chi ha il dovere-potere dell'informazione ha da sempre zittito ed offeso la nostra comunità ? Forse perchè è stata fin troppo accogliente e quindi adesso oltre il danno anche la beffa.

Chi non ricorda "Fatima" donna di colore che partorì sulla via Domitiana negli anni '90 ? Chi non ricorda che a seguito di un arresto finito con la morte di un grosso spacciatore extracomunitario i nigeriani tentarono di assaltare la caserma dei carabinieri "responsabili" della morte ? Chi non ricorda l'eccidio di 5 persone di colore e non negli anni '90 per il controllo del traffico della droga ? Chi non ricorda l'eccidio di 6 extracomunitari davanti ad una sartoria il giorno di San Gennaro del 2008 ? Tutti ricordano la visita di giornalisti e TV nazionali e straniere per documentare fatto così gravi ? Ricordo anche che l'Espresso ci ha definito la SOWETO italiana.

Castel Volturno è divenuta una location di successo, un altro film ambientato in questa città “Là – Bas” che riceve il premio del pubblico al cinema di Venezia, ma già ha prestato i luoghi e le scene a “L’Imbalsamatore” e “Gomorra”, siamo veramente straordinari !

Dopo la strage dei 6 extracomunitari il giorno dopo ci fu una mezza rivoluzione organizzata dagli africani che devastarono circa 15 km della strada Domitiana. Lo scrittore Roberto Saviano dichiarò che i poveri extracomunitari avrebbero liberato il sud dalla camorra e dalla mafia, avrebbe fatto ciò che i meridionali non hanno mai avuto il coraggio di fare, anche in questo caso lo scittore tentò di "sfruttare" la sua popolarità e raccontare una sua idea che non aveva e che non ha nulla di realistico. Aveva anche lui voluto sfruttare un evento, aveva però detto una grande cazzata, non erano gli extracomunitari che si erano ribellati alla camorra, ma la mafia nigeriana che aveva messo a ferro e fuoco il territorio perchè non voleva sottostare al potere dei camorristi, una guerra tra organizzazioni criminali, una guerra tra bande. Il povero Saviano non sapeva che Castel Volturno è il crocevia del traffico internazionale di droga gestito dai nigeriani, come pure non sapeva che le madame sfruttano povere disgraziate rese schiave da organizzazioni senza scrupoli. Castel Volturno si salverà solo se la giustizia e la legge verrà fatta rispettare: le migliaia di clandestini che alimentano tutta la filiera della loro esistenza nell’illegalità vanno espulse con ponti aerei militari come avevo chiesto al Ministro Maroni come tutti quelli che hanno commesso reati, una vera e propria azione di liberazione di un territorio diventato terra di nessuno e chi lo governa rimane a fare il Don Chisciotte contro i mulini a vento che quando sguaina la spada rischia di diventare bersaglio da mettere subito a tacere per la paura di una Rosarno alla 10^ e per non finire come Londra o le periferie parigine, siamo reclusi nei nostri paesi, siamo stati occupati in tempo di pace non con i carri armati, ma con le carrette del mare hanno impietosito i buonisti e gli ipocriti italiani che non sono stati capaci di dare lavoro ai meridionali, che volevano risolvere i problemi dell’umanità e che spalancavano le porte a qualche poveraccio, ma soprattutto a delle vere e proprie organizzazioni, che non volevano la globalizzazione economica ma accettavano le pressioni delle multinazionali che hanno spinto popoli ad invadere l’occidente. La crisi economica che riguarda l’Europa non si fermerà più, i capitali che l’immigrazione raccoglie con il traffico di droga e con lo sfruttamento della prostituzione, assieme a tutti i proventi che i cinesi accumulano vendendo i loro prodotti e senza pagare le tasse, prendono la via dell’estero ed ogni giorno l’Italia e l’Europa s’impoveriscono sempre di più e quella ricchezza che rimarrà sarà insufficiente per gli italiani ed europei, siamo destinati al declino, come l’impero romano.

La piccola Mary chi l'ha ammazzata ? Molti non sono convinti che il matto "buono" sia colpevole. Potrebbe essere un delitto maturato nell'ambito della criminalità, oppure una fatalità, il padre era in Africa quando è avvenuta la tragedia e la bambina era a casa con la compagna del padre. In quella zona della città vi è una vera e propria comunità di extracomunitari di circa 5oo persone e quel sabato alle dieci di mattina l'ipotetico assassino ha percorso circa 300 metri con la bambina sulle spalle sanguinante, attraversando la zona densamente abitata dove stazionano decine di persone e dove ci sono diverse attività commerciali gestite da extracomunitari. E' praticamente impossibile che nessuno di questi abbia visto nulla e la cosa strana è che quando hanno trovato il corpicino della povera bimba, tantissimi extracomunitari hanno assaltato le auto dei carabinieri e della polizia.

Ancora adesso con la sig.ra Stella altre bugie ed altre falsità. Il giorno della tragedia di Mary appena avuta la notizia, abito a poche centinaia di metri dal luogo del delitto, erano passati pochi minuti sono andato sul posto ed assieme a tanti carabinieri, poliziotti, vigili urbani, vigili del fuoco, un elicottero della Polizia di Stato e tanti volontari abbiamo preso parte alla ricerca della povera Mary che purtroppo era scomparsa nelle acque del canale Regi Lagni. La piccola è vittima dell'indifferenza dei mass media e di coloro che hanno la responsabilità dell'informazione, qualcuno sempre più bravo e più capace arriva qui ad ogni tragedia e trova sempre una ragione in più per offendere la dignità di un popolo che è stato costretto a condividere un territorio sfuggito al controllo ed alla sovranità dello Stato Italiano. In questa città, se ancora colpevolmente rimarrà nelle attuali condizioni di convivenza non potrà mai avere uno sviluppo e creare quelle condizioni di vivibilità che consentano una reale integrazione con questi extracomunitari, le persone perbene non potranno mai convivere con i delinquenti di qualsiasi colore e qui, fino a quando rimarrà il rapporto attuale, non si creeranno mai le condizioni per mettere a lavorare onestamente e legittimamente queste migliaia di persone. Fino a quando avremo demagoghi che continueranno ad affermare che il riscatto di questa città passa attraverso i permessi di soggiorno oppure attraverso corsi di formazione per avere truppe di cuochi, camerieri, guardiani, ecc. continuerà a morire giorno dopo giorno.  In questa città ci sono migliaia di giovani e centinaia di padri di famiglia che vorrebbero trovare un lavoro  come camerieri, guardiani, cuochi ed anche inservienti, molti sono costretti a cercare al nord, ma ritornano perchè anche nel ricco nord non si trova lavoro. Il contesto fa fuggire qualsiasi imprenditore che in un contesto del genere può solo fallire, mentre può essere un'occasione per qualche giornalista sprovveduto o in malafede che ad ogni fatto di cronaca ci raggiunge e poi, ricordandoci delle condizioni in cui ci hanno costretti a vivere, ci "vomita addosso" a costo zero aspettando la prossima tragedia, mentre noi rimaniamo in attesa che qualcosa succeda, prima o poi, sperando che Maroni ci liberi definitivamente dalla camorra, ma che non ci lasci con la mafia nigeriana e con tutti i disperati sulle nostre spalle, ai quali dobbiamo garantire tutti i servizi che non pagano e sopportare quando orinano davanti alle nostre case, altrimenti ci chiamerete ancora razzisti.

Cordiali saluti. Antonio Scalzone (Sindaco della città fino al 25/08/2011)”

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