Milano - Ha chiuso in forte calo Piazza Affari, con il Ftse Mib a 15.894,39 punti (-3,71%). Le perdite delle Borse del Vecchio Continente si sono via via allargate dopo l'avvio di Wall Street. E la maglia nera se l'è aggiudicata proprio Milano.
A essere colpiti sono stati soprattutto i bancari. Dopo alcune sedute in cui erano tornate a vedere la luce, sono tornate a piovere vendite sulle banche italiane, che sono cadute insieme alle consorelle europee, ma in misura maggiore.
A guidare i cali è stato Unicredit. A seguirlo a ruota Banco Popolare, Intesa SanPaolo, Ubi Banca. Male anche Mps.
Intanto nonostante il buon risultato dell'asta odierna di titoli di Stato, continua a salire lo spread fra i Btp a dieci anni e gli bund tedeschi che, per la prima volta dopo diversi giorni, ha superato quota 370 punti. Dopo un'apertura a 355 punti il il differenziale di rendimento fra i due titoli segna ora 371 punti. In netta risalita anche lo spread fra Bund e titoli spagnoli ritornato che dopo un'apertura a 292 punti ora e' a quota 309.
A Milano il Ftse Mib chiude a 15.894,39 punti (-3,71%), l'All Share a 16.632,4 (-3,08%). Scambi per 2,87 miliardi di euro di controvalore, più dei 2,7 miliardi di ieri. Calano anche le altre piazze europee, ma meno di Milano. A Lisbona Psi 20 6.021,44 punti (-1,67%); a Parigi Cac 3.186,94 (-1,33%); a Francoforte Dax 5.914,84 (-1,33%); a Zurigo Smi 5.713,17 (-1,18%); ad Amsterdam Aex 297,39 (-0,92%); a Madrid Ibex 8.943,5 (-0,92%); a Londra Ftse 100 5.403,38 (-0,71%); a Bruxelles Bel 20 2.180,23 punti (-0,55%). Sul mercato valutario l'euro alle 18.10 veniva scambiato a 1,3726-28 dollari. Il future sul greggio di riferimento americano, il wti, viene scambiato a 83,89 dollari al barile (-1,96%). In calo anche l'oro al London Bullion Market, con il fixing pomeridiano a 1.656 dollari l'oncia, meno del fixing mattutino di 1.673 dollari. Tra i settori in piazza Affari particolarmente pesanti le banche, con l'indice settoriale Ftse Italia All Share Banks che cede l'8,10%. Male anche finanziari (-5,89%) e servizi finanziari (-3,59%). Guadagnano solo cibi e bevande (+0,16%).
Sul Ftse Mib precipita Unicredit, peggior titolo oggi dell'intero listino, a un riferimento di 0,9265 euro (-12,10%). Soffrono particolarmente anche Banco Popolare (-8,96% a 1,23 euro) e Intesa Sp (-8,15% a 1,284 euro). Male Ubi Banca (-6,03% a 2,99 euro) e Mps (-4,05% a 0,4071 euro). A pesare sui bancari, spiega un analista che segue il settore dietro garanzia di anonimato, sono una serie di fattori, come la trimestrale di Jp Morgan Chase, chiusa con utili in calo per via della diminuzione dei ricavi dall'investment banking. "Si teme una nuova ondata di aumenti di capitale per le banche", spiega.
Inoltre, rileva, per quanto riguarda l'Italia, pesa l'incertezza politica, accentuatasi con la bocciatura in Aula del rendiconto dello Stato, che ha riportato oggi lo spread Btp-Bund sopra i 370 punti.
Il settore è stato colpito dalle vendite in tutta Europa: solo per citarne alcune, SocGen -6,69%, Bnp Paribas -5,67%, Credit Agricole -5,68%; Deutsche Bank -5,60% e Commerzbank -4,82%. A Milano cedono anche titoli industriali come Fiat Industrial (-7,54% a 5,64 euro), che aveva guadagnato terreno nelle passate sedute, al pari di Exor (-5,84% a 15,32 euro) e Fiat (-5,53% a 4,648 euro). Venduti i titoli oil: Saipem -4,66% a 27,62 euro; Tenaris -1,54% a 10,25 euro; Eni -0,99% a 14,97 euro. Comprati solo Ansaldo Sts (+1,47% a 7,935 euro), Enel Gp (+1,18% a 1,718 euro), Snam Rg (+0,83% a 3,626 euro). Enel cede il 3,12% a 3,482 euro, per via di dichiarazioni dell'amministratore delegato, Fulvio Conti sulla Robin Tax che, incidendo sull'utile netto, avrà giocoforza un impatto sui dividendi, anche se un portavoce ha precisato che la politica dei dividendi, con un payout del 60%, rimarrà immutata. Sull'All Share bene Cogeme Set (+7,58%), male Class Editori (-11,7%). (Adnkronos)