La vicenda del nuovo scandalo della fuga di documenti e notizie riservate della Santa Sede, avrebbe “molto amareggiato” Papa Francesco. Chi ha potuto parlargli in questi giorni in cui sono scattati i due arresti dice di aver sentito un Francesco "sconfortato e dispiaciuto".  Un monsignore in cella, Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, 54 anni, dell'Opus Dei  e una ex collaboratrice laica ,Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, calabrese di padre franco-marocchino del Vaticano anch'essa arrestata, e in breve rilasciata perché ha immediatamente collaborato con le indagini. Un nuovo, bruciante caso 'Vatileaks' a distanza di tre anni e mezzo da quello che portò in cella l'ex maggiordomo papale Paolo Gabriele per i documenti trafugati nella segreteria di Benedetto XVI. Dopo quasi sei mesi di indagini della Gendarmeria vaticana sulla sottrazione e divulgazione di carte riservate - l'inchiesta è partita a maggio - i clamorosi sviluppi si sono concretizzati tra sabato e domenica. Papa Francesco è stato tempestivamente informato dei provvedimenti e ha dato la sua approvazione.

Papa Francesco chiede perdono per gli scandali di Roma e del Vaticano. Il Papa parla a braccio, aprendo l'udienza generale. Ecco le sue parole: "Gesù è realista ed è inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale avviene lo scandalo, io - ha detto il Papa - vorrei prima di iniziare la catechesi, in nome della Chiesa chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono caduti sia a Roma che in Vaticano, vi chiedo perdono".

Papa Francesco ha formulato la sua richiesta di perdono per gli scandali subito prima di cominciare la catechesi della udienza generale, dedicata ai bambini. Non ha aggiunto altro oltre alle parole a braccio, né ha fatto esempi su a quali scandali si riferisse.

 

 "La Chiesa non è dei papi, dei vescovi, dei preti e neppure dei fedeli, è solo e soltanto di Cristo", ha detto il Papa nella messa di san Pietro e Paolo, durante la quale consegna il "pallio" a 46 nuovi arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell'anno. "Una Chiesa senza testimonianza è sterile", ha aggiunto papa Bergoglio, è "un morto che pensa di essere vivo, un albero secco che non dà frutto, un pozzo arido che non dà acqua". "La testimonianza più efficace e più autentica è quella di non contraddire, con il comportamento e con la vita, quanto si predica con la parola e quanto si insegna agli altri": così il Papa concludendo l'omelia. "Insegnate la preghiera pregando; annunciate la fede credendo; date testimonianza vivendo", ha concluso. Il pallio è una stola di lana simbolo di unione tra il Papa e le chiese locali.

Papa Francesco ha aperto i lavori del sinodo sulla Famiglia alla presenza di 270 vescovi arrivati da tutto il mondo . “Il sinodo deve parlare con franchezza”, ha affermato il Pontefice,  “e non fare compromessi perchè non è un Parlamento". “Il sinodo - ha detto il Papa aprendone i lavori - è un camminare insieme con spirito di collegialità e sinodalità, adottando coraggiosamente parresia , zelo pastorale e dottrinale, saggezza, franchezza, e mettendo sempre davanti ai nostri occhi il bene chiesa, delle famiglie e la salute delle anime". "Non è un parlamento dove per raggiungere il consenso si fa un accordo comune, un negoziato, un patteggiamento o dei compromessi: unico metodo è quello di aprirsi allo Spirito santo con coraggio apostolico e umiltà evangelica".

 Una somma di 30 milioni dell'ospedale Bambino Gesù proveniente da fondi pubblici italiani sarebbe stata utilizzata per l'acquisizione dell'Idi. Bisogna tacere al Papa, suggerisce il card. Giuseppe Versaldi, ora prefetto dell'Educazione Cattolica, in una conversazione telefonica  con il manager Giuseppe Profiti intercettata nell'ambito dell' inchiesta sul crac da 500 milioni di euro della Casa di cura della Divina Provvidenza di Bisceglie (Bat), con sedi anche a Foggia e Potenza.

Nella conversazione del 26 febbraio 2014, secondo gli inquirenti, si parla del tema da affrontare al cospetto di Papa Francesco che è la destinazione di un fondo di 30 milioni di euro (oltre ad altri 50) in favore dell'Idi, Istituto dermopatico dell'Immacolata, anziché dell'Ospedale Bambino Gesù, del cui Consiglio di amministrazione Profiti era all'epoca presidente.

I 30 milioni sarebbero stati assegnati al Bambino Gesù dalla legge di stabilità ma verrebbero utilizzati, sempre secondo gli inquirenti, nelle intenzioni di Versaldi e Profiti per un'altra struttura sanitaria, cioè appunto l'Idi, peraltro in Amministrazione Straordinaria e al centro essa stessa di un'altra indagine giudiziaria. Lo scopo sarebbe stato quello di far riacquisire l'Idi, prima di proprietà della provincia italiana dei Figli dell'Immacolata, alla Congregazione religiosa generale, utilizzando per questo fondi provenienti dallo Stato italiano.

L'Ospedale Bambino Gesù smentisce categoricamente che propri fondi di bilancio siano stati destinati all'acquisizione dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata.

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