SAN TAMMARO – (di Nando Cimino) Durante la manifestazione di sabato mattina, la popolazione di San Tammaro si è stretta intorno al ricordo di Don Pasquale Gravino. Il  parroco dalla bicicletta col manubrio diritto, ieri mattina ha di certo sorriso, alle commosse parole di Emiddio Cimmino che, da suo discepolo e oggi sindaco di San Tammaro, ha tracciato di lui un ricordo vivo e sentito. Di grande valore, le parole del Questore di Caserta, Guido Nicolò Longo che, dopo aver ricordato la figura di Domenico Russo, trucidato nel corso dell’attentato al Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, con chiarezza estrema, come è nel suo stile e rivolgendosi ai tanti giovanissimi presenti, ha sostenuto che: “Nella lotta alla camorra, la partecipazione dei cittadini è fondamentale.” Dopo aver portato il saluto del Capo della Polizia, Antonio Manganelli, alla comunità di San Tammaro ed ai familiari di Domenico Russo, presenti alla manifestazione, Nicolò Longo, ha concluso il suo apprezzato intervento, sostenendo la viltà dei cosiddetti uomini d’onore. “Occorre estromettere la camorra da una terra così bella – ha concluso il Questore di Caserta, rivolgendosi anche agli amministratori – attraverso l’affermazione del diritto, della legalità e della democrazia, in uno sforzo corale per dare un futuro diverso alle nuove generazioni di cittadini.” Dopo aver scoperto la targa in memoria di Don Pasquale Gravino e quella della via intitolata all’Agente Domenico Russo, vittima della mafia, il corteo si è diretto presso la casa comunale per il commiato finale. Alla manifestazione hanno partecipato oltre al sindaco, gli assessori e tutta l’amministrazione di San Tammaro, Giancarlo Sammarco in rappresentanza del Prefetto Ezio Monaco, l’Arcivescovo Bruno Schettino, il capitano dei carabinieri, Vincenzo Carpino, l’attuale parroco cittadino, Don Felice Provvisto, l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, con il suo presidente Michele Tavano e, in rappresentanza del presidente della provincia, Giuseppe Stellato, consigliere provinciale.

CASAPULLA – (Teresa Santillo)  Servizio di vigilanza nei plessi scolastici: ok alla delibera della Giunta Bosco. E’ stata firmata la delibera n. 81 con la quale l’esecutivo dà il via libera al servizio di vigilanza presso i plessi scolastici di Casapulla. L’amministrazione di Casapulla, infatti, sulla scorta della normativa del D.Lgs. n°626/94 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che è valida per tutte le scuole di ogni ordine e grado, oltre che al personale docente e non docente coinvolge anche gli

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CASAPULLA (Teresa Santillo) – Adozione Piano di lottizzazione convenzionata Ambito n. 7 del Piano Casa.  L’amministrazione comunale di Casapulla, guidata dal sindaco Ferdinando Bosco , ha firmato la delibera di Giunta n. 94  del 14/10/2011 con cui si è dato il via alla procedura per la pubblicazione del Piano Casa. Il piano, infatti, non appena sarà pronta tutta la documentazione, sarà depositato presso la segreteria del Comune per essere visionato dai cittadini entro 30 giorni decorrenti dalla data della successiva pubblicazione del presente piano.
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San Tammaro (Nando Cimino) - Quando si vede un contenitore per la raccolta degli abiti dismessi, col portellone divelto, il pensiero va subito agli atti vandalici, messi a segno da teppistelli sfrenati, ai danni dell’ente e dell’intera comunità. Non sempre è così. Shopping in via del cassonetto. Così potrebbe essere definita la scena cui sovente si assiste sul viale Ferdinando di Borbone di San Tammaro. Il contenitore degli abiti dismessi, è sempre più di frequente meta di desperados, alla ricerca di calzoni, magliette, camicie e persino scarpe. I capi d’abbigliamento che buona parte della gente dismette, magari anche semplicemente perchè passati di moda, vanno bene a chi, oggi più di ieri, ha difficoltà persino a comprare un normale paio di pantaloni. E’ vero che, la notte scorsa, sono stati beccati alcuni Rom, che, nella frenesia dello shopping, hanno sparpagliato abiti lungo il marciapiede e parte della carreggiata, ma è anche vero che, nelle ore notturne, sono stati segnalati, cittadini italiani, anziani per la maggior parte, rovistare nelle buste accantonate a lato del contenitore. Un segnale importante che dovrebbe far riflettere su quel contenitore dal portellone divelto che, forse, andrebbe osservato come un preciso indicatore dell’attuale condizione sociale.
 

(Nando Cimino) - Era uscita di casa per cercare di concludere qualche contratto telefonico quando è scomparsa da Aversa, quella tragica giornata di sette anni fa; era il 4 giugno del 2004 e Romina Del Gaudio, aveva solo diciannove anni. Il 21 luglio del 2004, una telefonata anonima, giunta al centralino dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, rivela la presenza di un cadavere nel bosco adiacente il Real Sito di Carditello. Occultato nella fitta boscaglia, i militari scoprirono il cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione. Dei miseri resti, ne avevano fatto macabro pasto cani randagi, volpi, ratti e corvi. Sarà la prova del Dna, a confermare che il cadavere di Carditello, era ciò che restava della povera Romina Del Gaudio, scomparsa quarantasette giorni prima dai vicoli di Aversa. Stuprata, subito dopo il suo rapimento, venne poi finita con una coltellata alla schiena e con due colpi di pistola alla tempia, esplosi da una pistola calibro 22 a distanza ravvicinata. Un omicidio efferato, ispirato dalla lucida follia di chi aveva premeditato la dissacrazione del tempio della giovane partenopea. Grazia Gallo, madre combattiva della vittima, ha sempre sostenuto che la figlia sarebbe stata rapita per ritorsione nei confronti del marito che, proprio in quel periodo, doveva testimoniare in un processo in cui sarebbero coinvolti personaggi casertani, forse, legati al clan dei casalesi. Il successivo esame del Dna di filiazione, richiesto e ottenuto da Grazia Gallo nello scorso mese di settembre, ha confermato quanto appurato dal primo test genetico condotto dai Ris di Parma, allora diretti dal generale Luciano Garofano; il corpo rinvenuto nella foresta di Carditello, è quello di Romina Del Gaudio. La perizia, ha però fatto emergere un significativo elemento che potrebbe dare nuovo respiro alle indagini, tenacemente sostenute dall’avvocato di parte, Giorgio Pace del foro di Napoli. Le attuali risultanze medico-legali infatti, darebbero forza alla compatibilità tra il coltello sequestrato nell'abitazione di uno degli indagati e le ferite inferte sul corpo di Romina. E’ nota la telefonata giunta presso l’abitazione della mamma: “Sono colui che ha…, le chiedo perdono, di quello che ho commesso… su vostra figlia. Mi costituirò al più presto. Le chiedo perdono di nuovo.” Mai nessuno però, si è costituito. Quella del maniaco occasionale e quella della vicenda giudiziaria del padre, sono le piste seguite dalla Procura che si è vista rigettare per ben tre volte, la richiesta di archiviazione del caso, grazie alla tenacia della madre di Romina e del suo avvocato ma anche grazie, all’illuminato GIP, Paola Piccirillo. Allo stato, per l’omicidio di Romina del Gaudio, la Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha iscritto nel registro degli indagati, Luciano Agnino, dirimpettaio della vittima e l’amico, Fabio Fiore. Non è giusto creare un parallelo, tra le dolorose vicende che attraversano il Paese e di cui tanto si dibatte ma, nello stesso modo, è ingiusto che, il caso di Romina Del Gaudio, appaia quasi dimenticato. Chi ha ucciso Romina del Gaudio? A che punto sono le indagini sul suo efferato omicidio? Una vicenda intricata e misteriosa è vero ma, quei miseri resti, rinvenuti nella foresta di Carditello, qui a San Tammaro, aspettano ancora che la mannaia della giustizia, cada sul collo dei suoi carnefici. Intanto, c’è chi sta preparando una sottoscrizione, per dedicare, il vecchio viale in selciato, che attraversava la foresta all’epoca delle passeggiate di caccia dei reali Borboni, a Romina Del Gaudio per non dimenticare e per testimoniare la lotta contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne.
 

CASAPULLA  (Teresa Santillo) - Gli attacchi di questi ultimi giorni da parte dei consiglieri Piantieri e Martusciello sullo staff del sindaco Bosco risultano infondati e privi di ogni concretezza, in quanto, gli incarichi non sono due e la somma non corrisponde affatto a 25mila euro, ma si tratta solo di una rivisitazione della delibera firmata dallo stesso Piantieri  nel 2009 quando insieme ad altri assessori  stilarono il documento  n. che riportiamo pedissequamente qui di seguito:  “Verbale di deliberazione n. 78 . L’anno duemilannove addì quindici del mese di maggio alle ore 13.00 nella sala delle adunanze della sede comunale si è tenuta la Giunta comunale convocata nelle forme di legge, presiede l’adunanza il sig. Mario di Cecio nella sua qualità di sindaco con l’intervento dei sig. presenti: DI Cecio Mario, Fortunato Paolo, Apollo Luigi, Dragone Raffelina, Piantieri Giuseppe. Partecipa il segretario comunale Nicola Cantone. La Giunta Delibera: udita la relazione del sindaco Mario DI Cecio il quale ritiene che per lo svolgimento dell’attività politico amministrativa e il raggiungimento degli obiettivi sia necessario istituire un apposito e necessario ufficio di Staff. Visto l’art. 90 del decreto legislativo n. 26/2000 secondo il quale il regolamento degli uffici e dei servizi può prevedere l’istituzione di uffici di staff alle dirette dipendenze del sindaco della Giunta e della Giunta o degli assessori per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo loro attribuito dalla legge; ritenuto che le modalità di scelta dei collaboratori (persone in possesso di idonea qualificazione in relazione agli obiettivi dell’amministrazione) da adibire all’ufficio staff; ritenuto di dover approvare l’istituzione di un apposito staff per il miglior perseguimento dell’attività politico amministrativa e che possa curare anche gli aspetti attinenti alla comunicazione sulla base della legge 150/2000 ed all’informazione; con voti unanimi favorevoli resi nei modi e nei termini di legge ‘ gli ex assessori e l’ex sindaco’ deliberano l’ufficio di staff”. Come si evince dalla delibera n. 78 del 2009 il sindaco Bosco non ha apportato alcuna novità dato che già la passata amministrazione aveva deliberato in tal senso.

CASAPULLA (Teresa Santillo) – Il piano urbanistico è in pubblicazione da lunedì 17 ottobre sul bur Campania, cioè sul bollettino ufficiale della Regione Campania . Questa variante come hanno spiegato i tecnici comunali va a completare l’intero comparto urbanistico che una volta ultimato porterà benefici alla viabilità cittadina. In particolar modo renderà più agile il collegamento della zona sud-ovest della città di Casapulla. “Un altro tassello importante  – l’assessore Vitelli  – che si inserisce nell’ambito dei Lavori pubblici e che ha come scopo il miglioramento della vita dell’ intera comunità”.

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