
La giustizia negata a S. Maria Capua Vetere. Post di ''sfogo'' di un avvocato

Santa Maria Capua Vetere (Antonio Gaudiano) - Un COA che non riesce ad avere i numeri per poter svolgere le normali ordinarie attività non ha motivo di essere e, pertanto, si proceda a nuove elezioni. Questa in sintesi la posizione dell'avv. Ottavio Pannone che di quel COA è stato presidente per un brevissimo periodo prima che l'attuale maggioranza non lo defenestrasse. Oggi, con le dimissioni di tre consiglieri "di peso" della maggioranza guidata dal presidente avv. Adolfo Russo, a quest'ultimo sono venuti a mancare i numeri in Consiglio. Il totale immobilismo nella difesa della Classe forense sammaritana ai tempi della prima ondata pandemica, ha senz'altro di fatto contribuito a determinare un'incrinatura tra il COA e gli avvocati del Foro. Disagi che tutt'ora sono causa di fortissimo malumore degli avvocati specie per quanto attiene l'accesso agli uffici giudiziari. Lamentele che non sono state raccolte dal COA per la ricerca di una soluzione che potesse essere rispettosa della dignità degli avvocati.
La classe forense sammaritana ha bisogno di rappresentanti che abbiano "mani libere" per poter rappresentare e al meglio le istanze degli avvocati. Un COA succube non potrà mai essere la soluzione. E nuove elezioni (con nuovo COA) anche queste - se potranno tirare fuori dalle secche un COA in piena impasse - non potranno di certo porsi come "la soluzione".
Di seguito l'intervento dell'avv. Ottavio Pannone.
"E leggendo alcune patetiche osservazioni che circolano (che appaiono condite da buona dose di ipocrisia più che di ignoranza), mi sembra il caso di evidenziare agli illustri sapientoni alcune circostanze che evidentemente (o forse volutamente) trascurano.
Ma basterebbe richiamare (documentate) date, fatti e circostanze, per contrastare le distorte interpretazioni, evidentemente (e volutamente) frutto di una mancata disamina delle evidenze.
Insomma, alcuni “saggi”, con la pretesa di offendere l’intelligenza degli Avvocati, ignorano (o fingono di ignorare) gli accadimenti e, con il pretesto della invocata unità, omettono di prendere in considerazione quanto di fatto accaduto nel corso di questi due anni, riportando distorte versioni.
Ma gli elementi storici sono incontestabili!
Una maggioranza attuale, inquinata da voltagabbana che spudoratamente han preferito cambiare casacca, noncurante dei fallimenti raggiunti non è in grado di TUTELARE e RAPPRESENTARE la CLASSE.
E sembra addirittura risibile (se non fosse per la sua tragicità) invocare il ricorso alla stampa.
In vero, tutti ricordiamo gli interventi stampa e tv, dei quali avremmo fatto volentieri a meno !
Parlare poi, di “manifestazioni di protesta”, a fronte dello stallo completo della gestione anche dei più semplici adempimenti, (richiamando gli atti deliberati da mesi e mai adottati, come ricordano gli stessi compagni di squadra dimissionari) è argomento che si commenta da solo.
Fallace il tentativo della cd maggioranza, anche con manifestazioni pietose, di addebitare una qualche responsabilità alla cd Minoranza sol perché – in piena coerenza col mandato – si dissocia dall’operato e conferma il netto distacco da chi non è stato in grado offrir tutele alla Classe, anzi rendendosi responsabile di una inetta conduzione dell’Ordine.
Tutto ciò dovrebbe essere ritenuto motivo di responsabilità della Minoranza o comprova, al contrario, le immense mancanze della cd maggioranza?
E’ concepibile pretendere oggi di volerci a fianco ad una cd maggioranza, inaffidabile e priva di credibilità,
Ed io –nel nome dell’unione, ipocritamente invocata- dovrei aderire a questa farsa ?
Spiegate voi, cari signori della cd maggioranza, alla intera Classe cosa avete fatto fino ad oggi, con le vostre (ir)responsabilità !
Ed io richiamo tutto quanto abbiamo suggerito nel corso del tempo, restando sempre inascoltati.
L’unica strada è quella di rimettere gli atti al CNF e … TUTTI A CASA.
Anticipando chi scalpita, voglio, da ultimo, ricordare ai nostalgici, che evocano “i bei tempi di Sticco”, che, nella loro (voluta) disattenzione, omettono di considerare che proprio Elio Sticco, con Iaselli e Russo, è stato solido sostenitore, con il supporto dei multi-casacca, di questa incapace maggioranza che deve essere definitivamente archiviata, nell’interesse della Classe, più volte mortificata e trascurata.
Riceviamo e pubblichiamo
INCOERENZA E CONTRADDIZIONI – DIMISSIONI AL CONSIGLIO DELL’ORDINE degli AVVOCATI SANTA MARIA CV. In sole 24 ore, si dimettono Vice Presidente e Segretario che, dimenticando di aver ricoperto le più alte cariche del COA fino a poche ore prima, si dilettano ad indirizzare critiche nei confronti dell’operato del consiglio (e sulle critiche sarei pienamente d’accordo!). Ma i dimissionari ricordano di non aver mai mosso doglianze o censure nelle sedi ufficiali? Ricordano di essere stati sempre compatti nel respingere suggerimenti e richieste della cd “minoranza”? di essere stati relatori fino a poche ore prima di argomenti di “rilievo” (contrastati dalla cd minoranza). Ebbene, lasciano lo sconcerto le nette contraddizioni e l’incoerenza di chi afferma una cosa per farne altra, sicchè un Consiglio dell’Ordine, che sarà ricordato nella storia, più di ogni altra cosa, per il “ribaltone facile” grazie ai suoi autori”, meriterebbe la ARCHIVIAZIONE DEFINITIVA. Non vale la pena evidenziare che (ma ci sono sempre gli atti a ricordarlo che invitiamo a leggere con attenzione), tra le tante cose, quando abbiamo chiesto le dimissioni del Presidente, il dimissionario (ex) vice presidente e (ex) segretario sono stati in prima linea a difenderlo, e noi, grazie alla mancanza di numeri, a subirlo. Ed ora ? E’ arrivato il momento di andare TUTTI a casa? Sarebbe il caso di avere una risposta chiara dal silenzio assordante (quanto imbarazzante) del Palazzo.
Caro avvocato Russo,
ho ricevuto la copia del verbale n. 3 della singolare seduta consiliare dell’11/2/2021 ove – in assenza di Emilia Borgia, Peppe Merola, Tiziana Ferraro, Marisa De quattro, Gianmarco Carozza, Ugo Verrillo, Peppe Gallo e mia – “constatato il mancato raggiungimento del numero legale dei presenti”, convochi per oggi una nuova riunione consiliare, invocando, peraltro, “l’urgenza e indefettibilità delle questioni amministrative contenute nell’odg che prevedono delibere da adottare entro termini perentori di scadenza”.
Ebbene, anche tale tua affermazione appare confermativa di una persistente situazione di negligenza del Coa, da te diretto.
Vale la pena ricordare che, solo negli ultimi giorni sono state presentate le dimissioni dal tuo (ex) segretario e dal tuo (ex) presidente, che –pur con la loro “onestà intellettuale, da te evocata,- hanno richiamato la “situazione drammatica” ovvero “i numerosi deliberati rimasti privi di efficacia” (v. nota dimissioni Palmirani del 23.1.21 n. 786).
Ebbene, vale pur evidenziare che proprio le continue mancanze delle riunioni consiliari (un tempo settimanali ed oramai sempre più diradate nel tempo) mettono in luce una incapacità di gestione, anche delle semplici procedure ordinarie, evidenziando negligenza nell’accumulo e nei ritardi delle questioni da trattare.
Uno stato di cose che non mi meraviglia affatto!
Se sol si considera –a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo - che un praticante che ha presentato domanda da ben quattro mesi non è stato ancora iscritto.
Insomma, se il segretario (ex) Palmirani (come del resto ha fatto il presidente –ex- Iaselli) ha deciso di “abbandonare la imbarcazione”, denunciando, tra le altre cose (ma così tardivamente), “i numerosi deliberati rimasti privi di efficacia”, “la situazione incresciosa in cui versavano e continuano a versare i vari uffici giudiziari del circondario” … le “modalità di azione o meglio di non azione” … la presenza di “una rappresentanza, nella sua maggioranza, sorda di fronte alle loro voci ed impermeabile a qualsiasi tentativo di operare” … tale posizione mette in luce (e solo parzialmente) la incapacità di funzionamento del Consiglio.
Situazione che, è inutile ricordare, corre indietro nel tempo, come da noi sempre rappresentato senza essere ascoltati (e basterebbe il semplice rinvio alla corposa documentazione agli atti dell’Ufficio che per completezza richiamiamo).
Ed infatti, già i semplici rilievi di Palmirani (assolutamente tardivi!) rimarcano e confermano, seppur parzialmente, le ripetute denunce presentate e da noi formalizzate nel corso del tempo.
Per cui assolutamente pretestuoso appare oggi il riferimento ad una “urgenza ed indefettibilità” delle trascurate questioni amministrative, dopo aver scelto ed imposto la comoda strada di saltuarie riunioni, lasciando da parte temi e gravosi problemi esistenti, omettendo di esaminare del tutto le continue osservazioni degli Avvocati”.
Santa Maria Capua Vetere - Antonio Gaudiano -