Del Vecchio - Di Fraia

Santa Maria Capua Vetere
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Santa Maria Capua Vetere (Antonio Gaudiano)

– A seguito della presa di posizione del consigliere Michele Di Fraia, eletto in forza della lista “Dignità Forense”, il quale avrebbe dichiarato di non condividere più il percorso, intrapreso dalla formazione che vede nella persona di Angela Del Vecchio la leader, la risposta non si è fatta attendere. In un comunicato stampa la formazione che aveva portato in un primo momento alla carica di presidente dell’Ordine Ottavio Pannone, ha invitato lo stesso consigliere Di Fraia ad essere coerente e a rassegnare le dimissioni.

<< Quando il gruppo dignità forense ha proposto il proprio programma elettorale – si legge nella nota di Dignità Forense -, si è impegnato a dare massima trasparenza alle delibere consiliari ed a gestire con rigore e parsimonia il danaro pubblico.

Su questi temi e su altri è stata condotta la campagna elettorale, con il coinvolgimento dei Colleghi, di ogni singolo Candidato e, dunque, anche del Consigliere Di Fraia .>>

Ed ancora.  <<All’indomani dell’atto di sfiducia, umanamente esecrabile, politicamente immotivato, deontologicamente più che scorretto, nei confronti del Presidente, Avv. Ottavio Pannone e del Segretario, Avv. Tiziana Ferrara, ci saremmo aspettati che il nostro gruppo rimanesse compatto, in primis per capire fino in fondo oltre alla neo costituita segreteria bicefala Palmirani- Puoti, alla conservazione delle due cariche di Vicepresidente e Tesoriere, saldamente ancorate ai rispettivi atletici protagonisti, alla carica di Presidente dell’Avv. Adolfo Russo, cosa è stato garantito, in cambio dell’indispensabile apporto numerico, all’esperto e veterano alleato Sticco.

Abbiamo assistito, viceversa, alla dichiarazione del Consigliere Di Fraia che, definitosi indipendente, ha avuto un “ripensamento”, dopo aver condiviso con il nostro gruppo il programma elettorale, i principi, nonché i voti di lista.>>

<<Certo – si legge ancora nel comunicato stampa -, poiché il Consigliere Di Fraia ha dichiarato di non condividere più il nostro percorso, consequenziale al programma elettorale, gli suggeriremmo di rassegnare coerentemente le proprie dimissioni, per aver tradito la fiducia dei nostri stessi elettori che, contrariamente, si aspettano dal nostro gruppo coerenza, trasparenza ed onestà, anche intellettuale. In caso contrario, saremo curiosi di scoprire quale apporto positivo riuscirà a garantire, a parte il numero legale delle undici unità, in assenza di un componente della granitica maggioranza consiliare.

Il nostro gruppo – si afferma nella nota - continuerà a svolgere il proprio ruolo, responsabilmente, in sede di Consiglio, come ha sempre fatto, lì dove questa neo maggioranza ci ha relegato con l’atto di sfiducia nei confronti dei nostri due componenti e, dunque, le striscianti insinuazioni del Consigliere Sticco che, ipocritamente, sostiene che il nostro gruppo sta facendo ostruzionismo (ed i fatti ed i verbali dimostrano altro) non meritano alcun pregio e noi continueremo a sedere in Consiglio, in attesa che chi ha compiuto questo atto di forza, senza precedenti nella storia del nostro Foro (e forse d’Italia), si assuma tutte le proprie responsabilità, assegnando le deleghe a coloro che lo sostengono e lo hanno sostenuto fino ad oggi.>>

Il comunicato stampa accenna altresì ai due punti dolenti sui quali si appuntano le attenzioni di tutti e rispetto ai quali di sicuro gli avvocati del Foro sammaritano vorranno saperne di più: l’enorme morosità (che ammonterebbe a circa 520mila euro) e la querelle relativa alla fondazione FEST.

<<Auspichiamo, pertanto,  - si legge infatti nel comunicato - che il Presidente abbia la bontà di portare all’odg argomenti come la FEST, una chiara specifica delle morosità che ammontano a circa ad € 520.000,00, con precise iniziative da adottare, provvedimenti consequenziali nei confronti dei morosi e nei confronti di chi, eventualmente, ha lasciato spirare i termini prescrizionali senza compiere alcun atto interruttivo, ma soprattutto, il bilancio.

Noi non ci sottrarremo certamente al confronto portando proposte nell’interesse della classe tutta.

In punto di bilancio, ci auguriamo che il Tesoriere si renda parte diligente, acquistando piena consapevolezza del proprio ruolo e, tenuto conto dell’ampio lasso temporale intercorso dal dì dell’immissione nella carica che risale all’insediamento, porti, a stretto giro, opportuna relazione – questa volta, almeno – dettagliata.

Speriamo  - concludono gli esponenti della formazione Dignità Forense - che il Vicepresidente, unica carica solo eventuale per regolamento interno, tra l’altro, nemmeno votata, in uno al Tesoriere, dalla attuale granitica maggioranza, abbia il senso di responsabilità, almeno adesso, di operare piuttosto che scrivere, sempre che il Presidente Russo non abbia deciso di abdicare al proprio ruolo, consentendo persino che affini di Consiglieri reiterino interventi in vesti pseudo istituzionali, sui social, per giustificare comunicazioni pervenute agli iscritti>>.