Santa Maria Capua Vetere
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Santa Maria Capua Vetere - Lunedì 18 novembre e mercoledì 19 in seconda convocazione il COA

di Santa Maria Capua Vetere è chiamato a votare il consuntivo 2018 e preventivo 2019. 

La lista dignità forense invita gli avvocati a votare contro il bilancio. Una mancata approvazione del bilancio porterebbe come conseguenza la crisi dell'attuale COA e quindi nuove elezioni forensi.

Sotto la lente la relazione dei revisori contabili (clicca quì). Di seguito la lettera inviata ai colleghi dagli avvocati di Dignità Forense.

"Cari Colleghi ed Amici,

la Classe e’ chiamata a votare l’approvazione del bilancio preventivo 2019 ed il rendiconto generale per l’anno 2018, nell’assemblea Generale degli iscritti fissata in seconda convocazione per il giorno 19 novembre 2019 alle ore 12,00 nei locali del Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere.

I consiglieri dell’Ordine eletti ed il gruppo che si riconosce nel movimento Dignita’ Forense presieduto dall’Avv. Angela Del Vecchio invitano tutti ad esprimere il loro voto contrario all’approvazione dei suddetti documenti contabili.

Il voto contrario, gia’ espresso dai sottoscritti consiglieri nella approvazione delle bozze in Consiglio, non e’ motivato da una sterile polemica ma da precise ragioni tecniche, politiche e morali.

Il rendiconto generale esprime le risultanze della gestione dell’esercizio finanziario dell’anno trascorso e il gruppo Dignita’ forense -tutti consiglieri eletti per la prima volta, al contrario degli Avv. Russo, Sticco, Raucci, Sciaudone, Palmirani, Basilica, Gravina, gia’ presenti nel Consiglio scaduto- non condivide ne’ intende avallare ed assumere alcuna eventuale responsabilita’ contabile derivante dalle precedenti gestioni e da opinabili scelte del Consiglio dell’Ordine anche alla luce delle evidenti criticita’ espresse dal Collegio dei revisori dei conti nell’allegata relazione al bilancio consuntivo.

E’, infatti, evidente un disordine contabile in relazione alle poste di bilancio riferite allea vicende della Fondazione sia per la inammissibile riduzione del contributo dovuto statutariamente alla stessa sia per le somme versate dal C.O.A. al Comune di Santa Maria Capua Vetere a titolo di canoni di fitto per il primo piano dell’immobile occupato dalla Fondazione, compensando irregolarmente i crediti di quest’ultima per tutti i lavori di ristrutturazione e di ammodernamento dei locali.

Infatti, C.O.A. e Fondazione sono due enti distinti e dotati di autonomia gestionale, finanziaria e contabile come piu’ volte ribadito anche in recenti provvedimenti giudiziari del Tribunale di S. Maria C.V. che hanno visto soccombente l’Ordine, sicche’ -come affermano gli stessi Revisori- l’esposizione del C.O.A. arriverebbe ad euro 337.213,00, compromettendo l’equilibrio finanziario dell’Ente.

Non vi e’ traccia del contenzioso in essere tra C.O.A. e il Comune di Santa Maria Capua Vetere per la quantificazione del credito vantato da quest’ultimo per i canoni dovuti per i locali al piano terra della Fondazione che ammontano al 31/12/2018 ad oltre euro 516.239,16.

E’ sicuramente sovrastimata la somma di oltre euro 850.000,00 appostata tra i residui attivi (crediti) rappresentata da una morosita’ degli iscritti ultradecennale che non tiene conto dei crediti inesigibili, di quelli prescritti e dell’annullamento dei ruoli per effetto della cd. rottamazione, non essendosi mai provveduto annualmente al loro riaccertamento eliminando quelle non piu’ realizzabili o dovute come previsto dalla legge e dal regolamento di contabilita’.

Ne’ appare risolutivo l’invito ad apporre un vincolo sull’avanzo di amministrazione di ben euro 939.126,25 perche’ e’ di tutta evidenza che in tale situazione il C.O.A. di Santa Maria C.V. vede ridurre in maniera assolutamente consistente la possibilita’ di offrire veri ed utili servizi all’avvocatura sammaritana che vanno oltre il rilascio di certificati tesserini e pareri (che pure si pagano).

Invero, e questo e’ anche il motivo per il quale i Consiglieri del gruppo Dignita’ Forense invitano gli avvocati del Foro di S. Maria ad esprimere un voto contrario al bilancio preventivo per l’anno 2019 (in disparte la circostanza che viene portato all’approvazione dell’Assemblea solo alla fine del corrente anno) in quanto, nel momento in cui le condizioni di crisi generali e del nostro Foro in particolare, richiederebbero un impegno concreto e sostanziale, non prevede nulla che non vada oltre l’ordinaria gestione, come e’ ben rappresentata dalla scarna e sterile relazione del Presidente al bilancio effettuata per il solo anno 2019.

Anche la recente missiva del Presidente Russo inviata a tutti i colleghi, a parte l’inopportunita’ di utilizzare un canale istituzionale per propagandare un voto positivo al bilancio, non va oltre a stereotipate argomentazioni, rivendicando inesistenti meriti.

E’ bene ricordare a tutti che se per la prima volta nel 2019 il C.O.A. di S. Maria C.V. si e’ dotato del Collegio dei Revisori dei Conti e’ grazie al Presidente Ottavio Pannone che ha avviato la procedura di nomina essendo stato uno dei primissimi atti posti in essere dallo stesso.

Se nella prima volta nella storia del C.O.A. i bilanci sono corredati da tutti i documenti previsti dal regolamento di contabilita’ e’ frutto esclusivamente dei precisi e puntuali rilievi sollevati dall’Avv. Verrillo e da tutti i consiglieri del Gruppo Dignita’ Forense, come e’ verificabile nei verbali delle sedute consiliari, dapprima respinti e poi fatti propri dall’attuale maggioranza, che se li avesse per tempo recepiti non sarebbe arrivata a sottoporre all’approvazione nel mese di novembre il preventivo per l’anno in corso.

Per quanto attiene alla Fondazione, nel cui C.d.A. si sono autonominati il Presidente Russo, e gli Avv. Iaselli, Sciaudone, Teodosio e Basilica, le dimissioni rassegnate a pochi giorni dal voto dell’Assemblea per il bilancio (la tempistica suscita non poche perplessita’), piu’ che il raggiungimento di impegni assunti ed adempiuti, hanno il sapore di una fuga e dell’ennesimo fallimento perche’ non v’e’ traccia dell’adozione di una delibera del C.O.A. che recepisca le modifiche dello Statuto, lasciando allo sbando la gestione della stessa Fondazione.

E’ francamente sorprendente, infine, che il Presidente Russo parli di “ordalia paganas” al grido di “levati tu che mi ci devo mettere io” allorche’ egli stesso si e’ reso autore insieme e sotto la regia degli Avv. Sticco e Iaselli di un incredibile e mai visto ribaltone, dopo soli 42 giorni, sfiduciando con un documento pretestuoso sulla base di problematiche ancor oggi irrisolte, il Presidente Avv. Ottavio Pannone, personalita’ di indiscutibile integrita’ morale e valore professionale, e del Segretario Tiziana Ferrara, stimata professionista sempre al servizio della classe.

Questa e’ la cifra di un gruppo che da anni ostracizza con ogni mezzo la parte piu’ consistente dell’avvocatura sammaritana e che si regge solo sulla conventio ad excludendum degli avvocati che si riconoscono nel movimento Dignita’ Forense e nell’Avv. Angela Del Vecchio.

Per tutte queste ragioni invitiamo gli avvocati a voltare pagina e rinnoviamo con forza ad esprimere un netto voto contrario al bilancio di previsione 2019 e al rendiconto 2018.

I Consiglieri e il Gruppo Dignita’ Forense

Avv. Angela Del Vecchio Avv. Emilia Borgia Avv. Gianmarco Carozza Avv. Fernanda D’Ambrogio Avv. Salvatore D’Albenzio Avv. Marisa De Quattro Avv. Tiziana Ferrara Avv. Marco Gentile Avv. Patrizia Manna Avv. Antonio Mirra Avv. Giuseppe Merola Avv. Ottavio Pannone Avv. Ugo Verrillo"