Maddaloni
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Maddaloni (Ce) - Nella decorsa nottata, personale dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di Maddaloni, in servizio di “volante”, notava un’autovettura che, percorrendo ad elevata velocità la Via Libertà di Maddaloni, attirava l’attenzione degli operanti, i quali decidevano di porsi all’inseguimento della stessa. L’autista della suindicata vettura, una “lancia y” di colore nero, resosi conto di essere inseguito dall’autopattuglia, poneva in essere manovre repentine, cercando di eludere il controllo, ma non conseguiva l’intento, dato che gli agenti riuscivano a bloccare l’auto poco dopo. A questo punto, gli operanti notavano all’interno dell’autovettura una donna e due uomini, uno dei quali sdraiato sui sedili posteriori reclinati, nel tentativo di nascondere, con una coperta, dei cavi elettrici tranciati. I fermati venivano successivamente identificati in: DI LORENZO Benito, cl. 1988, di Maddaloni; ZAMPELLA Alessandro, cl. 1993, di Maddaloni e DI VICO Gelsomina, cl.1989, di Caserta. Ovviamente gli agenti ponevano in essere un’accurata perquisizione veicolare e personale, all’esito della quale rinvenivano, all’interno dell’autovettura, una grossa pompa idraulica, circa 100 mt. di cavi elettrici tranciati,  una tronchese, una tenaglia ed, all’interno di un borsello di tela, la riproduzione di una pistola Beretta mod. 92, priva del tappo rosso, ed un vero proiettile per pistola calibro 9 x 21. Non potendo fornire alcuna plausibile spiegazione circa il possesso dei cavi e della pompa, dal valore complessivo di circa tremila euro, i fermati ammettevano, spontaneamente di aver perpetrato, poco innanzi, il furto dello stesso materiale dalla Cava Luserta, sita in Caserta, alla Via Giulia. Dopo avere effettuato un sopralluogo alla suddetta cava, unitamente all’incaricato dal proprietario, opportunamente allertato, questi constatava l’avvenuto furto di quanto rinvenuto dagli operanti. Per tale motivo, i fermati venivano dichiarati in stato di arresto per furto aggravato e porto abusivo di munizionamento e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di S. Maria C.V., avviati alla celebrazione, nell’odierna mattinata, del giudizio direttissimo. La refurtiva veniva restituita al rappresentante del proprietario, mentre la pistola, il proiettile e l’autovettura erano oggetto di sequestro. Sono in corso accertamenti per verificare la partecipazione degli odierni arrestati ad altri, simili, eventi criminosi.

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