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 CASAL DI PRINCIPE – (di Nando Cimino)Su Facebook è nato un gruppo ‘segreto’, dedicato all’arcinota, ‘fresella’. L’iniziativa, voluta da alcuni amanti del famigerato piatto estivo, è nata con lo scopo di mettere insieme persone appassionate del tradizionale pane biscottato, tipico del sud, con cui condividere ricette, immagini dei preparati a base di fresella e momenti di simpatico e allegro confronto. A pochi giorni dalla sua nascita la pagina social ha raggiunto le quasi quattromila iscrizioni e promette di andare ben oltre. Olio Evo (extra vergine d’oliva), aglio, origano e pomodoro, è il condimento più conosciuto del biscotto nostrano. Nota con vari nomi la fresella, frisella, frisedda, fresedda o frisa altro non è che un tarallo di grano duro con due fasi di cottura. Nella prima s’indora a temperatura per esser poi tagliato a metà in senso orizzontale, e quindi ancora infornato per la fase finale, quella della biscottatura. I due pezzi ottenuti sono ripassati al forno anche per eliminare l’umidità residua dell’impasto. La frisella nasce da un impasto semplice derivato dalla lievitazione di farina di grano duro con acqua, sale e lievito. In origine la fresella era lavorata nella pezzatura più piccola in rapporto alla quantità di pane necessaria all’alimentazione quotidiana di un lavoratore addetto a fatiche pesanti. Particolarmente diffusa in Campania, Puglia, dove è noto anche come ‘pane dei Crociati’, e Calabria, è condita con i prodotti tipici dell’agricoltura locale, dopo averla ammorbidita, secondo l’impasto e del gusto personale, con acqua. I marinai, invece, erano soliti intingerla nell’acqua di mare, prima di condirla con il solo pomodoro schiacciato sopra in modo da arricchirla con il succo stesso del frutto. Ogni regione, nel governo del tarallo bagnato, segue una propria tradizione attingendo dalla memoria contadina. A Napoli, la fresella, è usata anche come base per la caponata fatta con pomodoro a pezzetti, aglio, olio, origano e basilico ma anche per la più gustosa, zuppa di cozze, in cui la fa da padrone il delicato quanto piccante sugo di cottura. La bellezza nel piatto completo, però, non sta solo nell’aroma e nel gusto ma anche nei suoi colori accesi, frutto dei più disparati e fantasiosi condimenti. Ed è da questo intuito che ha avuto origine, in seno al gruppo social ‘I Love #Fresella (I Fresella Boys)’, il primo concorso fotografico dedicato, appunto, alla fresella, regina delle tavole estive, cui sono ammessi tutti gli iscritti alla setta culinaria; sarà premiata la fresella più bella. La verità che si cela dietro quella che appare una goliardica iniziativa tra compagnoni, però, è un’altra ed è tutta da leggere nell’amore verso la propria terra, nella passione verso le proprie tradizioni e nel profondo desiderio di tramandarle, anche attraverso una spumeggiante pagina social.