Mondragone-Castel Volturno
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CASTEL VOLTURNO (Massimiliano Ive) -  E’ di ieri mattina la notizia della presentazione innanzi ad un pubblico ufficiale della richiesta o mozione di sfiducia al sindaco di Castel Volturno, Antonio Scalzone sottoscritta da 11 consiglieri comunali. In attesa che lunedì si discuta del tormentato bilancio e della sua approvazione, il colpo di scena politico proviene proprio dal gruppo degli indipendenti: i sei consiglieri comunali di maggioranza, che nelle scorse settimane hanno messo a dura prova gli equilibri politici. Questi ultimi raggruppatisi con il gruppo dei consiglieri di minoranza, avrebbero sottoscritto una mozione di sfiducia da discutere in consiglio comunale. Si tratta quindi di uno schieramento trasversale che ha preso corpo e forza in base anche alla posizione assunta dal consigliere Flavio Iovene che avrebbe scelto di non supportare, dopo la creazione del MPA, l’amministrazione Scalzone. Le motivazioni politiche di tale scelta politica sono tante e da connaturarsi alla realtà territoriale: inchieste giudiziarie che stanno martellando da un anno sia il centrodestra, che il centrosinistra; scelte politiche probabilmente legate alla gestione dell’area portuale del Villaggio Coppola, al PUC  (ex piano regolatore generale), e a tante altre questioni inconciliabili e aperte che gravano sul territorio.

Infine la scelta dei nuovi assessori Armando Coppola e Aldo Colamatteo, non ha fatto altro che inasprire i toni dello scontro politico e scontentato i “ribelli di Castel Volturno”. Ricordiamo che già da qualche tempo si verificarono dei malumori all’interno della maggioranza. I consiglieri Antonio Spierto, Luigi Diana, Flavio Iovene, Armando Baiano, Umberto Sementini, Luigi Petrella, già sul caso della surroga del consigliere di minoranza Carmine Brancaccio fecero  palesare la loro posizione, se non l’out out. Oggi si è alla resa dei conti e lo scontro è durissimo, anche perché da alcune indiscrezioni si è appreso che oltre alla mozione di sfiducia al sindaco Scalzone e all’amministrazione, è in atto la presentazione delle rispettive dimissioni contestuali al consiglio comunale. Con tale atto presentato ufficialmente, l’amministrazione Scalzone verrebbe sciolta.

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