Echi regionali
Strumenti
Carattere

Perdasdefogu (Nando Cimino) - Il trentacinquenne, Manuel Maurice Persol, è il nuovo campione del mondo di body building. Nato ai principi di giugno del 1980 a Perdasdefogu, è uno dei tanti figli di militari venuti alla luce nella cittadina d’Ogliastra, da genitore non foghesino. A far parte del poligono interforze, Angelo Persol, papà del campione, ci è arrivato dalla Val d’Aosta sul finire degli anni ’60. Non c'è voluto molto per innamorarsi di Perdasdefogu e di Annamaria Tegas, bella e schiva foghesina, tanto da sposarla e decidere, insieme con lei, di mettere radici in quell’angolo di Sardegna. Fin da piccolo, Manuel, ha coltivato con abnegazione questa disciplina, ricavando nella sua stanzetta una palestra spartana ma utile allo scopo. Come tanti foghesini, anche il giovane Persol in cerca di lavoro, ha lasciato l’isola a malincuore. Dopo una breve carriera militare, nel 2005, è entrato a far parte dei Vigili del Fuoco, senza mai smettere di coltivare la passione per i ‘pesi’. “L’impatto con l’agonismo – spiega il campione del mondo – non è stato dei migliori. Nel 2009, infatti, fui letteralmente proiettato all’interno di una competizione mondiale che terminò malissimo, dal punto di vista del piazzamento. La cosa, però, non mi scoraggiò affatto, anzi! Subito dopo, presso il Casinò di San Remo, partecipai alle qualificazioni per il campionato mondiale, ottenendo un sesto posto che non valse nulla, ma mi permise di entrare nella giusta concentrazione per affrontare questo tipo di gare, cui prendono parte decine di preparatissimi e agguerriti atleti. L’anno successivo – prosegue Manuel – in occasione delle qualificazioni per il campionato italiano che si svolgeva presso la ‘Ercole Farnese’ di Torino, mi sono piazzato al quinto posto; ma ancora non c’ero. Dovevo fare di più.” In questa circostanza avvenne il fortunato incontro col chirurgo e culturista, Massimo Guglielmi, che, da quel momento, ne è diventato il preparatore atletico. Nel 2013 la simbiosi tra i due ha portato Manuel alla conquista del podio, come terzo classificato, ai campionati mondiali di quell’anno. Un brutto incidente in moto sembrava aver vergato la parola 'fine', alla carriera sportiva di Persol. “Nel gennaio del 2014 – racconta l’atleta foghesino – fui travolto da una macchina mentre in moto, mi recavo al lavoro; è stato un momento tragico per me ma non poteva finire così.” La ricostruzione del ginocchio è passata attraverso una serie d’interventi chirurgici e una lunga terapia; in pochissimi avrebbero scommesso sul ritorno in pedana del campione che, per circa un anno, è rimasto convalescente. La forte personalità, la voglia di tornare al lavoro tra i suoi colleghi, il desiderio della palestra e di respirare l’adrenalina della competizione, ha vinto su tutte le difficoltà. Infatti, nel gennaio del 2015, con meno di due mesi d’allenamento dopo l’incidente, Manuel Persol, ha conquistato il riconoscimento della federazione come campione mondiale. A coronamento della caparbietà del foghesino, è arrivato, la scorsa settimana, il titolo di ‘Campione del Mondo 2015’, per la categoria H/P -3, della federazione IBFA. Manuel Maurice Persol, nel momento di maggiore gloria per l’importante risultato conseguito, non ha dimenticato le sue origini e a caldo ha dichiarato: “Sono un fiero ed orgoglioso paesano di Perdasdefogu, ultimamente spesso al centro di polemiche. Perciò, mi auguro che questa vittoria possa contribuire a portare visibilità positiva al paese – e aggiunge – Lì sono le mie radici e in un momento così importante per la mia carriera sportiva, non potevo non pensare alla mia terra. Ho da poco appreso che l’intera comunità foghesina ha lottato e si è sacrificata per comprare un’autoambulanza da destinare alla Croce Verde locale, dimostrando un grande senso d’appartenenza, solidarietà umana e un orgoglio positivo fuori dal comune; questo è lo spirito che io mi porto dentro grazie al paese dove sono nato e cresciuto. Spero – conclude il campione del mondo – che anche sul tema del Poligono, l’intera comunità possa ritrovare quell’unione che aiuti a rimettere in moto un meccanismo virtuoso, nell’interesse di tutti.” Al vigile del fuoco sardo, il culturismo, gli ha regalato tante soddisfazioni ma anche l’amore della vita. Dal giugno del 2012, infatti, è marito felice di Marta Cirilli, in dolce attesa di un maschietto al quinto mese di gravidanza, titolare della palestra nell’antico quartiere romano della Statuario, in cui andava ad allenarsi fin dal suo arrivo nella Capitale. A chi gli domanda il perché del particolare soprannome, lui risponde sorridendo: “Er Libanese mi è stato appioppato da alcuni amici nel corso di un matrimonio, per la somiglianza con Francesco Montanari, l’attore che ha interpretato il ruolo del componente della banda della Magliana; tutto qua!” Manuel Maurice Persol? Un bravo ragazzo di Perdasdefogu.