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La Giunta comunale ha dato mandato al Sindaco Antonio Mirra

per sottoscrivere la convenzione con l’UTA (Unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri) volta a recuperare somme pari a circa 2,7 milioni relative a ristori ambientali che fanno riferimento a quantitativi di rifiuti conferiti presso lo Stir, all’epoca Cdr, nel periodo 2001-2005 . Nello specifico al Comune di Santa Maria Capua Vetere viene riconosciuto un credito che verrà corrisposto in quattro rate, di cui la prima di circa 500mila euro da corrispondersi entro la metà di novembre e le successive tre di circa 750mila euro a cadenza annuale fino al 2022. “Con questa delibera approvata dalla Giunta andiamo a definire una vicenda importante che consente una significativa e rilevante operazione di recupero di somme, risalenti agli anni 2001-2005, che potranno alleggerire la situazione di cassa dell’Ente che sappiamo essere gravose soprattutto per le anticipazioni di cassa che il Comune ha dovuto sostenere fino al 2015 per l’edilizia giudiziaria. Nello specifico - ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra - la delibera in questione, con la quale mi viene dato mandato per sottoscrivere la convenzione con l’UTA per la definizione di una vicenda, datata 15 anni, che riguarda la quota di ristoro dovuta al Comune per i quantitativi di rifiuti conferiti presso lo  Stir, all’epoca Cdr, appunto negli anni compresi tra il 2001 ed il 2005. All’esito di una serie di incontri, promossi anche dalla Senatrice Vilma Moronese, è stata definita la vicenda e la disponibilità dell’UTA di versare la somma di circa 2,7 milioni di euro in quattro rate prevedendo, nel calcolo delle somme che saranno trasmesse al Comune, anche la quota in compensazione, di circa un milione di euro, che l’Ente doveva alla FIBE quale affidataria della gestione dell’impianto negli anni dell’emergenza rifiuti in Regione Campania”. ( C. S. )