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OGLIASTRA -  (Nando Cimino) Ha suscitato grande interesse, nel mondo accademico e culturale, l’idea adottata da un Comune dell’Ogliastra, di dedicare una piazza al premio nobel per la letteratura, Gabriel Garcia Marquez, deceduto a Città del Messico lo scorso 17 aprile. Attraverso quest’iniziativa, Perdasdefogu, ‘Pietre di fuoco’, questo il nome della cittadina, si è guadagnato il titolo di primo Comune d’Italia a celebrare l’autore colombiano. Mariano Carta, sindaco della comunità, ha spiegato che l’autore contemporaneo sarà ricordato attraverso l’intitolazione di una piazza nell’area nuova della cittadina, in località S’Argidda. A proporre quest’intestazione, accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale, è stato il giornalista e docente universitario di Perdasdefogu, dove è nato nel 1941, Giacomo Mameli. Scrittore apprezzato è stato autore, per citarne alcune, di opere profonde come: ‘Non avevo un soldo’, ‘La ghianda è una ciliegia’, ‘Donne Sarde’, ‘Sardo Sono’ e, ultima in ordine di tempo, ‘Il forno e la sirena’, edito da Cuec, in cui, Mameli lo scrittore, racconta alcuni tragici momenti della grande guerra, attraverso la testimonianza di due sopravvissuti. “Perdasdefogu non è nuovo a simili iniziative. Nove anni fa, in effetti, siamo stati i primi, in Italia, a dedicare una piazza cittadina al narratore, giornalista e uomo politico di Silanus, Giuseppe Fiori; un anno dopo di noi lo fece anche il sindaco di Roma – spiega l’intellettuale foghesino, mal celando un legittimo pizzico di soddisfazione - La vocazione letteraria della nostra comunità - prosegue lo scrittore – si è radicata nel tempo. E’ da molti anni, infatti, che a Perdasdefogu si organizzano spazi di diretta promozione letteraria. In questi giorni, ad esempio, si sta sgranando la quarta edizione di ‘Sette Sere Sette Libri Sette Piazze’, la kermesse del libro che si concluderà il prossimo 3 agosto e che, fino ad oggi, ha fatto registrare oltre ottomila presenze. Questa – sottolinea Mameli -  è anche la cittadina che della cultura ha fatto occasione di promozione dei suoi stessi virgulti, attraverso la lettura e la pubblica discussione delle loro tesi di laurea. La decisione di consacrare una piazza a ‘Cent’anni di Solitudine’ (Cien años de soledad), l’opera maxima del realismo magico di Marquez, è maturata proprio grazie a questo clima. In fondo – conclude Giacomo Mameli – la nostra comunità, per alcuni piccoli aspetti, somiglia alla fantastica ‘Macondo’ di Gabo”.

Perdasdefogu 31.7.2014