Napoli - Alla luce della situazione
emergenziale relativa agli incendi che stanno imperversando in tutto il territorio campano, questa mattina, nell’ambito della I Commissione Inchiesta sulle Società partecipate, della quale sono segretario, abbiamo sentito l’amministratore unico della SMA Campania Lorenzo Di Domenico.
Era necessario capire se la SMA, braccio operativo della Regione Campania per tutte le attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli incendi nelle aree boschive, al risanamento ambientale, al monitoraggio del territorio e al riassetto idrogeologico, con le sue 630 unità, avesse messo in campo tutte le azioni possibili di prevenzione dei roghi.
Ciò, anche attraverso un’adeguata pulizia del sottobosco e delle mini discariche presenti sia nell’area vesuviana, sia negli altri punti in cui si sono sprigionate le fiamme.
Dall’interlocuzione è emersa un’attività a pieno ritmo della società, che ha eseguito mappature e piani anti incendio boschivo; attività che in ogni caso non riescono a coprire l’intero territorio, sia per la natura privata di alcune aree, sia per il numero esiguo delle squadre di uomini da attivare, a seguito del mandato della Protezione Civile.
Visti, inoltre, gli ingenti danni causati dai roghi, abbiamo chiesto che, per la prossima riprogrammazione, siano rafforzate le attività di prevenzione, con una maggiore connessione tra la SMA, Vigili del Fuoco e le Università, attraverso tavoli strategici finalizzati a monitorare un territorio molto vasto.